Una buona classe dirigente regionale è fatta da buoni politici e da buoni dipendenti. Se si scelgono bene i secondi, la Regione funziona discretamente nell’ordinario, anche con mediocri politici.
“Oggi, siamo al minimo storico delle capacità amministrative regionali – esordisce il capogruppo Pd Micaela Fanelli – perché accanto ad un centrodestra incapace di amministrare avendo visione e dando risultati, c’è il problema dei dipendenti. Pochi e male organizzati. Per questo è importante procedere a buone selezioni di personale e ad una riorganizzazione che sappia valorizzare i lavoratori capaci, che ci sono, con tempi e procedure che sappiano premiare la massima partecipazione e trasparenza, al fine di garantire il merito. Se però il buongiorno di questo processo si vede dal mattino, siamo messi male. Perché tutti i concorsi, direttamente o indirettamente regionali, continuano ad evidenziare criticità”.
Due, in particolare, le questioni attuali e scottanti.
La prima, la procedura di selezione per il conferimento degli incarichi di Coordinatore d’Ambito e Coordinatore Strategico, previsti dal Piano Sociale Regionale 2025–2027 e dal Piano Regionale di Contrasto alla Povertà 2025–2027, sulla quale il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha presentato un’interpellanza rivolta al Presidente della Regione, con la quale si richiede chiarezza ed eventualmente una correzione di rotta. I coordinatori sono, infatti, figure selezionate dalla Regione e assunte dal comune capofila dell’Ambito Sociale di riferimento. La preoccupazione riguarda la procedura di selezione regionale minuziosamente descritta nel Piano e negli atti a valle, fra loro contraddittori.
I consiglieri del Pd Micaela Fanelli, Alessandra Salvatore e Vittorino Facciolla, hanno evidenziato, nello specifico, gravi incongruenze tra lo schema di Avviso Pubblico approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 197 del 27/06/2025 e la successiva Determinazione Dirigenziale n. 144 del 01/08/2025, con cui è stato formalmente emanato l’Avviso per titoli e colloquio.
Il Gruppo del Partito Democratico ha posto l’attenzione su una modifica sostanziale dei requisiti di accesso, rispetto a quanto previsto nella deliberazione di Giunta. È stato quindi chiesto al Presidente della Regione di riferire in Aula se le difformità riscontrate nei due atti siano effettivamente tali da compromettere la legittimità dell’intera procedura; se si intenda procedere all’annullamento in autotutela della determinazione dirigenziale contestata e se si ritenga opportuno avviare ogni azione utile al ripristino della correttezza amministrativa e della legalità dell’iter selettiva.
Seconda questione, quella della selezione delle undici figure messe a bando per rinforzare gli organici dei Centri dell’Impiego.
Dopo il caso della Grim, dove il Pd ha ottenuto la riapertura dei termini delle posizioni messe a concorso, le stesse problematiche legate ai tempi troppo stretti di pubblicazione dei bandi, sono state lamentate per la selezione del personale che andrà a rinforzare gli organici dei Centri per l’impiego. Solo due settimane per inoltrare le domande, tra l’altro a cavallo del ferragosto, che non hanno permesso una adeguata diffusione degli avvisi, generando non poco malcontento, e dubbi, tra i tanti giovani molisani che da anni attendono la possibilità di poter accedere ad un impiego pubblico.
“Onde evitare legittimi sospetti, per dare modo a tutti gli interessati di poter partecipare ai concorsi per i Centri dell’Impiego – ha concluso Micaela Fanelli – ci uniamo al coro di quanti in questi giorni stanno chiedendo la riapertura dei termini, sollecitando la Giunta ad intervenire senza perdere ulteriore tempo.
Nella Regione Molise c’è un enorme bisogno di funzionari e dirigenti regionali qualificati. Ne servono di più e bravi, ma le procedure che si continuano ad utilizzare compromettono il merito e la qualità. Per non parlare della strana porta di accesso fin qui seguita per i Centri per l’impiego, che vedono il personale selezionato transitare per pochi giorni e poi approdare immediatamente verso altri settori dell’amministrazione. Evidenziando, così, o l’assenza reale di necessità per i Centri per l’impiego, con grande contraddizione rispetto alle motivazioni degli atti (che parlano di assoluta esigenza di rafforzare le funzioni collegate all’occupazione) o qualche necessità burocratica elusiva.
Dopo anni di mancate assunzioni, dovute principalmente ai noti problemi di bilancio, è dunque indispensabile non solo divulgare in modo massivo queste opportunità, ma anche garantire ai partecipanti percorsi lineari e rispettosi della legge, per evitare ambiguità, ricorsi, allungamento dei tempi per la messa in servizio di figure indispensabili per il corretto funzionamento dell’amministrazione regionale e delle sue diverse articolazioni”.
lunedì 25 Agosto 2025 - 11:16:42 PM
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