Migliaia di visitatori, per l’80% giunti da fuori regione, hanno affollato gli stand e gli spazi espositivi di Casearia – Fiera Nazionale dei Formaggi Italiani, la cui 3° edizione si è svolta dal 29 al 31 agosto 2025 ad Agnone, la cittadina alto molisana, Città del Formaggio 2025 ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio) divenuta capitale indiscussa dell’eccellenza casearia del Centro-Sud Italia. Una sfida vinta quella degli organizzatori della manifestazione, che con Casearia vogliono rendere onore alle migliori produzioni di formaggi d’Italia con un evento che possa valorizzare il Centro-Sud italiano, essendo finora le fiere del settore tutte concentrate nel Nord.
Oltre il 20% dei visitatori in più rispetto all’edizione del 2024 hanno partecipato alla manifestazione, che ha ospitato più di 70 produttori di 15 regioni italiane, che hanno messo in mostra e fatto degustare circa 200 formaggi nell’area espositiva del nuovo Palasport di Agnone, tra 800 metri quadri coperti a 400 metri quadri all’esterno. Una fiera che ha visto all’opera 31 persone dello staff e una grande progettazione da parte di EM Live, partner logistico della fiera, dell’associazione Casearia che rende possibile l’evento, e il supporto del Comune di Agnone, dell’assessorato all’agricoltura della Regione Molise, della Camera di Commercio del Molise e di tutti i partners.
«I numeri testimoniano la crescita costante di una manifestazione che si sta imponendo come punto di riferimento nazionale – ha sottolineato Giuseppe Di Pietro, presidente dell’associazione Casearia -. Tre gli aspetti molto positivi: abbiamo fatto bene a trasferire l’evento nell’area del palazzetto, perché garantisce una sistemazione più funzionale e professionale; circa l’80% dei visitatori sono giunti da fuori regione, e questo significa che c’è attenzione e che Casearia diventa motivo anche di turismo; dai questionari abbiamo registrato la grande soddisfazione degli espositori, che hanno preso contatti con buyer di diverso tipo. Adesso comincia la fase di analisi, per progettare per il prossimo anno. Ringraziamo, in particolare, il Comune di Agnone, la Camera di Commercio del Molise che ha sposato il progetto fin dall’inizio, e l’assessore regionale all’agricoltura Salvatore Micone che, a partire da quest’anno, ha portato la Regione, l’assessorato e l’Arsarp a diventare partner di Casearia. Questo significa che Casearia ha una nuova e solida gamba».
Tante le persone che hanno approfittato di Casearia per partecipare anche ai tour guidati della città, inclusi nel biglietto d’ingresso. La vera protagonista però è stata la straordinaria biodiversità gastronomica italiana rappresentata dai formaggi esposti. Dai più celebri Parmigiano Reggiano e Mozzarella di Bufala ai più insoliti prodotti di nicchia, frutto di affinamenti e sperimentazioni originali ed innovative, come il Caciopecora, caciocavallo al latte di pecora, gli erborinati al mirto e limone, e tantissimi altri. I visitatori hanno potuto scoprire un universo che spazia da Pecorino, Gorgonzola di Capra, Caprino, Burrata, Stracciata, Mozzarella Fiordilatte, Stagionati, Erborinati, Formaggi Caprini, Primo sale, Caciocavallo.
Tra gli ospiti speciali dei talk che hanno arricchito il programma di Casearia, Peppone Calabrese, il volto noto di Linea Verde, che ha moderato l’incontro più atteso del weekend, quello dedicato a “Prodotto, marketing e territorio”, che ha visto la partecipazione di Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, e la presentazione del primo Rapporto sul turismo e il mondo caseario da parte del dottor Dauro Zocchi dell’Università di Bergamo. La ricerca ha rivelato che il 32,7% dei turisti italiani ha partecipato ad almeno un’esperienza a tema formaggio negli ultimi tre anni, con una crescita del +7,3% rispetto al 2021. Un trend che conferma come il turismo caseario stia diventando una frontiera economica sempre più importante per i territori rurali. «Il comparto lattiero-caseario ha bisogno di eventi come questi – ha sottolineato Peppone Calabrese -, dove c’è qualità e confronto. Vivere in provincia è viatico per la felicità, dobbiamo fare sistema per stare insieme. Stiamo vicini agli artigiani, allevatori, contadini del nostro territorio: questo è importante per evitare che i giovani partano dai territori più interni».
Tra i momenti clou di Casearia, che ha visto convegni, masterclass, degustazioni, cooking show, la premiazione dei Casearia Awards, il concorso dell’ONAF, che ha incoronato 8 pregiati formaggi, tra 70 partecipanti, di cui molti caseifici di tutta Italia che non hanno preso parte alle fiera. Tra i primi classificati presenti in fiera la Stracciata P.A.T. del Caseificio Di Nucci di Agnone, il Parmigiano Reggiano DOP di Belloni Giovanni e Boccacci Giacinta di Bardi (PR) e il Montestella della Tenuta Principe Mazzacane di Lustra (SA). Il momento più atteso dal punto di vista gastronomico è stato rappresentato dagli showcooking della Chef Stefania Di Pasquo, unica Stella Michelin del Molise, che ha dimostrato come materie prime semplici possano trasformarsi in creazioni d’alta cucina, valorizzando al massimo i formaggi d’eccellenza presenti in fiera.
I numeri del comparto confermano la vitalità del settore: secondo i dati Assolatte, il settore lattiero-caseario italiano ha generato nel 2023 un fatturato di circa 19 miliardi di euro, posizionandosi come prima filiera dell’industria alimentare del Paese e rappresentando il 14,3% del fatturato complessivo del settore. Le esportazioni hanno toccato quota 4,9 miliardi di euro con una crescita dell’11,6% rispetto al 2022.
Casearia 2025 ha dimostrato che eccellenza e sostenibilità possono camminare insieme. La fiera è stata eco-friendly: allestimenti realizzati con materiali rinnovabili, completamente PVC free e 100% riciclabili, punti di raccolta differenziata, smaltimento specifico per i liquidi di governo dei formaggi e, grazie alla partnership con Enel, alimentazione del Palasport con energia pulita.
Con questa terza edizione, Casearia ha confermato di essere molto più di una semplice fiera: un laboratorio a cielo aperto dove si sperimenta il futuro del settore agroalimentare italiano, fatto di qualità, sostenibilità, capacità di raccontare storie che sanno di tradizione e profumano di futuro, oltre ad un formidabile propulsore di marketing per Agnone e l’intera regione.
lunedì 1 Settembre 2025 - 10:24:34 PM
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