Saranno celebrati oggi 7 settembre, alle ore 17 presso la Chiesa Madre di Guglionesi, i funerali di Antonio Travaglini, il 48enne vittima di un incidente due giorni fa nei campi, in contrada Chiancate, dove il trattore che stava guidando si è ribaltato probabilmente dopo aver impattato in un dislivello nel terreno. Viticoltore, non sposato, viveva con la madre. L’agricoltura faceva parte del suo lavoro e della sua vita, che purtroppo si è spenta proprio nel podere di proprietà. Guglionesi ha rinviato “Vigna in Festa”, la fiera di fine estate che si sarebbe dovuta svolgere sabato 6 proprio nel terreno teatro dell’incidente.
Coldiretti: “La parola d’ordine è sicurezza”
Coldiretti esprime il proprio cordoglio ai familiari della giovane vittima dell’incidente mortale, verificatosi il 5 settembre nelle campagne di Guglionesi dove ha perso la vita un 49enne alla guida di un trattore. Il tragico evento riaccende i riflettori, in verità mai spenti, sull’importantissimo tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Da sempre Coldiretti insiste sull’importanza della formazione, organizzando periodicamente corsi ad hoc, per imprenditori ed operatori agricoli che utilizzano trattori ed altri mezzi aziendali. “Perché – spiega il direttore regionale dell’Organizzazione, Aniello Ascolese – è solo in questo modo che si può ridurre al minimo il rischio di incidenti e infortuni che a volte, come nel caso di ieri, possono rivelarsi mortali”.
A tal proposito, Coldiretti sottolinea che per utilizzare i mezzi agricoli bisogna avere un tesserino che viene rilasciato al termine di specifici corsi teorico-pratici; corsi che Coldiretti Molise tiene periodicamente nelle proprie sedi ed ai quali possono partecipare tutti gli imprenditori agricoli.
“Purtroppo, però – spiega Ascolese – dobbiamo constatare che non sempre ad utilizzare tali mezzi sono soggetti abilitati, ma a volte capita che questi vengano impiegati anche da chi non ha ricevuto una adeguata formazione, come nel caso di familiari o coadiuvanti aziendali. Un altro rischio, per la sicurezza del conducente, è inoltre costituito dall’obsolescenza delle attrezzature che non sono state messe a norma, come prevede la legge e come spieghiamo sempre nei nostri incontri formativi”.
Come ci insegna la tragedia di Guglionesi, un’attenzione particolare deve essere riservata al rischio di ribaltamento dei trattori, che figura tra le principali cause di infortunio grave che può causare anche la morte del conducente. Circa il 57% degli incidenti mortali in agricoltura è, infatti, causato da questa tipologia di sinistro.
Per questo, sottolinea Coldiretti, è indispensabile che ogni trattore sia dotato di cinture di sicurezza (che l’agricoltore deve sempre allacciare) e ROPS, ovvero la struttura metallica antiribaltamento che, in caso di rovesciamento del mezzo, protegge il conducente dal rischio di essere investito dallo stesso.
Federacma: “Tragedie si ripetono da anni, serve subito la revisione obbligatoria”
Ancora un dramma nelle campagne italiane. Questa volta è accaduto in contrada Chiancate, a Guglionesi, in provincia di Campobasso: un agricoltore di 48 anni ha perso la vita dopo che il trattore che stava guidando si è ribaltato ed è precipitato in una scarpata. L’uomo è rimasto incastrato sotto le lamiere del mezzo agricolo e, nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, per lui non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Termoli, il 118 e i Carabinieri.
Federacma – la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio – esprime profondo cordoglio alla famiglia della vittima e torna a sollecitare con forza l’attuazione dell’obbligo di revisione dei mezzi agricoli.
“Ogni settimana contiamo un’altra vittima, e il copione è sempre lo stesso: mezzi vecchi, instabili, senza dispositivi di protezione – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma –. Il ribaltamento è la prima causa di morte nei campi. È inaccettabile che, nonostante l’obbligo esista sulla carta da dieci anni, lo Stato non abbia ancora attivato un sistema di revisione tecnico-operativa dei trattori”.
Ogni anno in Italia si contano oltre 100 vittime per incidenti con mezzi agricoli, e il ribaltamento del trattore è la prima causa. Eppure, la revisione obbligatoria – prevista da un decreto interministeriale del 2015 – non è mai diventata operativa, per l’assenza del decreto attuativo.
“La sicurezza non può essere lasciata al caso o alla buona volontà del singolo – prosegue Borio –. Serve una rete di controlli, formazione, officine abilitate. Federacma è pronta a fare la sua parte, ma senza il decreto attuativo fermo dal 2015, tutto resta sulla carta e intanto si continua a morire”.
Federacma rinnova l’invito al Governo ad agire con urgenza e a mettere in campo strumenti concreti per salvaguardare chi ogni giorno lavora la terra, spesso in solitudine, senza tutele e con mezzi inadeguati.
“La morte di un 48enne in Molise non è solo un dramma personale e comunitario – conclude Borio – è l’ennesima dimostrazione che il tempo delle parole è finito. Servono scelte politiche e amministrative coraggiose, adesso. Ogni giorno perso, può costare una vita”.