“Da alcune settimane sto ricevendo diverse segnalazioni circa l’apertura, avvenuta in sordina questa estate, di un Centro di accoglienza per migranti nella zona industriale di Vinchiaturo. Parliamo di un Centro privato, gestito da due cooperative, che da quello che mi risulta gode di tutte le prescrizioni per poter operare anche se non sono poche le difficoltà riscontrate nella gestione della struttura”.
A renderlo noto è il consigliere regionale Angelo Primiani.
“Sono sinceramente perplesso sull’opportunità di localizzare un Centro di accoglienza straordinaria per migranti da 100 posti, tutti destinati a uomini adulti, in quel posto. Sì, perché il centro è situato a meno di 100 metri da un asilo nido e da una scuola superiore, cosa che sta generando preoccupazione tra gli studenti e i genitori che portano i figli in quelle strutture.
Nessun pregiudizio sul tema ma non si può ignorare un contesto dove disagi e piccoli episodi di microcriminalità si misurano sulla pelle di chi frequenta abitualmente quei luoghi.
Chi conosce quell’area sa bene quanto sia difficile muoversi senza auto, quanto manchino punti di riferimento, negozi, farmacie o presidi sociali. Eppure, in quello scenario, si è deciso di collocare una struttura che poco si adatta a quel tipo di contesto.
Oltretutto, mi giungono segnalazioni del fatto che gli ospiti del centro attraversano ripetutamente la Statale – una strada trafficata, a scorrimento veloce – per tentare di raggiungere il paese o dirigersi verso altri centri. È un pericolo concreto, quotidiano, sia per loro che per chi guida.
Per senso di responsabilità, scriverò al Prefetto di Campobasso chiedendo la convocazione di un tavolo con le forze dell’ordine e le istituzioni. È necessario affrontare questa situazione con la massima chiarezza, prima che l’indifferenza generi conseguenze più gravi. Contestualmente, interesserò della questione anche il Ministro dell’Interno: vogliamo sapere se davvero esistono i presupposti per mantenere aperto quel Centro e quali misure si intendano adottare per tutelare sicurezza e vivibilità. Questo a tutela dei cittadini ma anche a tutela degli stessi ospiti.
Resta l’amarezza, che è anche una denuncia politica: ci avevano assicurato che il governo di centrodestra avesse la soluzione pronta per il “problema migratorio”. Bastavano, dicevano, i centri in Albania e qualche slogan elettorale. Oggi la realtà è un’altra: strutture sparse sul territorio e nessuna soluzione strutturale. Ancora una volta si è scelto di soffiare solo sul fuoco delle polemiche invece che affrontare i problemi con serietà.”
Sindaco Luigi Valente: “Ancora attendo riscontro a mia nota inviata alle Autorità competenti”
«In merito al CAS presente nel territorio di Vinchiaturo, desidero comunicare che in data 15 settembre2025 (prot. n. 007642) ho inviato una nota alle competenti Autorità, compresa la Prefettura di Campobasso, dalle quali ancora oggi attendo un riscontro in merito alla mia segnalazione in qualità di Sindaco di Vinchiaturo.
Nella missiva a mia firma ho testualmente ho evidenziato:
“……….ci si permette di segnalare l’opportunità, in un contesto di fattiva collaborazione istituzionale, di interloquire con l’Autorità Amministrativa locale prima di dare corso ed avvio ad iniziative che, per quanto assolutamente legittime, impattano significativamente il territorio, cagionando potenzialmente emergenze in materia di sanità, di ordine pubblico e di protezione civile.
La scrivente Autorità è stata interessata dal locale Comando Carabinieri che lamenta situazioni comportamenti non consoni da parte di taluni migranti ospitati nel CAS, potenzialmente forieri di tensioni sociali.
Si aggiunga che nelle immediate vicinanze al CAS sito in C.da Macere, ha sede l’Asilo Nido per la prima infanzia e l’Istituto Alberghiero IPSEOA, con tutte le intuibili preoccupazioni del caso.
La zona, infine, risulta completamente sprovvista di infrastrutture e di servizi nonchè è adiacente alla SS 87 sannitica, circostanza che motiva gli ospiti del CAS ad allontanarsi su detta statale per raggiungere i paesi limitrofi.
Quanto innanzi si segnala per le opportune valutazioni di competenza di codeste istituzioni in indirizzo.”»



