Rocca Calascio punta a diventare “luce d’Abruzzo”, mentre Sanza, in Campania, investe sul “borgo dell’accoglienza”. E se Castel del Giudice, in Molise, vuol essere “centro di Ri-generazione”, il Borgo Castello di Andora, Liguria, ambisce a “Ricordare il passato per ricostruire il futuro”. Sono solo alcuni dei 21 progetti candidati dalle Regioni e finanziati dal Ministero della Cultura nell’ambito di “Attrattività dei Borghi”, importante iniziativa finanziata tramite il Pnrr e destinata a sostenere lo sviluppo sociale ed economico di contesti territoriali più fragili, rigenerando e valorizzando il grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando questi obiettivi con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. L’imponente mole di risorse stanziate è stata divisa in 3 filoni, primo dei quali quello dei progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante.
E così, a beneficiare dei fondi sono Arvier (Valle d’Aosta), Elva (Piemonte), Livemmo (Pertica Alta, Lombardia), Borgo Castello di Gorizia (Friuli Venezia Giulia), Recoaro Terme (Veneto), Stelvio (Prov. Autonoma Bolzano), Palù del Fersina (Prov. Autonoma di Trento), Campolo (Grizzana Morandi, Emilia-Romagna), Castelnuovo in Avane (Cavriglia, Toscana), Cesi (Terni, Umbria), Montalto delle Marche (Marche), Trevinano (Acquapendente, Lazio), Monticchio Bagni (Rionero in Vulture, Basilicata), Accadia (Puglia), Gerace (Calabria), A Cunziria (Vizzini, Sicilia) e Ulassai (Sardegna), oltre ai già citati Rocca Calascio, Castel Del Giudice, Sanza e Andora.
CASTEL DEL GIUDICE
Il progetto ha come obiettivo quello di avviare e accelerare il processo di rigenerazione del territorio, coinvolgendo attivamente la comunità locale e promuovendo l’accoglienza e la solidarietà tra le diverse generazioni e culture. Il progetto si sviluppa su tre assi principali: il primo è il welfare e la comunità. Sono infatti previste iniziative per ampliare gli spazi di vivibilità e inclusività nella comunità attraverso percorsi partecipativi di conoscenza del territorio e laboratori creativi. Il secondo asse è incentrato sulla Cultura e la Creatività, che include l’incubatore di start-up, progetti creativi come #scatolacreativa e eventi culturali innovativi, mirando a unire tradizione e innovazione. Infine, il terzo asse riguarda il Turismo esperienziale, con attività come #montagnacreativa e #resi-dance, che puntano a valorizzare il territorio e offrire esperienze turistiche di qualità. In sintesi, il progetto di Castel del Giudice punta a rigenerare il territorio attraverso l’istruzione, la ricerca, la creatività e il turismo, coinvolgendo attivamente la comunità locale e promuovendo la sostenibilità e l’inclusività. Per maggiori info https://borghi.cultura.gov.it/cantiere/?id=1019.
La Guida, realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura, punta allora a rinforzare la rete tra i Comuni, creando uno strumento che permetta ai borghi di restare uniti nel comune progetto di valorizzazione delle proprie bellezze, con una prospettiva di lungo periodo e la possibilità di presentarsi a un pubblico internazionale. Nel volume le bellezze e le bontà di ogni borgo sono raccontate attraversando le vie e i vicoli, la storia e le storie, le eredità del passato e gli slanci verso il futuro. E quindi tutte le destinazioni imperdibili, la cultura, i consigli su 139 tra le migliori tavole, 72 dimore dove prolungare la sosta e 71 luoghi del gusto in cui fare scorta di tipicità dell’enogastronomia. E poi l’artigianato, i volti di chi valorizza le proprie radici sui territori, le possibilità offerte dai territori a chi ama lo sport. A impreziosire La Guida le testimonianze di Reinhold Messner, Franco Arminio ed Elvira Seminara.
“Crediamo in questa Guida che, grazie alla sensibilità del Mic, riusciamo oggi a proporvi come strumento che possa far conoscere, mettere in rete, apprezzare ed amare 21 super borghi d’Italia, uno per regione, che hanno accettato la scommessa di dimostrare che la vita può ricominciare con altri ritmi, con altra energia, con altri servizi, con tecnologie avanzate che possano cancellare i ricordi di luoghi di incertezze, di miserie e di abbandono”, afferma Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica: “Noi siamo profondamente convinti che un pezzo non secondario del futuro d’Italia si gioca nei borghi, si gioca scommettendo nel fattore umano e nell’uso sapiente che le innovazioni mettono a disposizione di sindaci e abitanti, per guardare al futuro con occhi diversi e dare alla propria vita un senso che probabilmente la vita aveva smarrito”.
“L’Investimento 2.1 Attrattività dei borghi costituisce uno degli interventi di punta programmati dall’Amministrazione nell’ambito del Pnrr, in ragione sia della consistente dimensione finanziaria dell’investimento, vale a dire oltre 1 miliardo di euro, sia per la visione strategica che lo sostiene”, afferma Luigi Scaroina, dirigente del “Servizio I – Attuazione dei progetti del PNRR dell’Unità di Missione – presso il Ministero della Cultura”.
La Guida di Repubblica “Piccoli Borghi d’Italia: le meraviglie di un mondo sconosciuto” sarà disponibile dal 15 novembre in edicola e online sullo store repubblicabookshop.it/GUIDE/. Sarà presto anche in libreria, su Amazon e su Ibs.



