Alle elezioni per il rinnovo degli organi del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro emergono seri dubbi sulla legittimità delle procedure di voto. “È stato corretto consentire il voto a una funzionaria dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise, delegata dalla direttrice di tale ufficio, estromettendo di fatto il Dirigente dell’istituto “Pertini” di Campobasso, legittimo proprietario dei terreni consortili?”. Questo il quesito della capogruppo Pd in Consiglio regionale Micaela Fanelli. Il quadro si complica ulteriormente considerando che la funzionaria in questione — sindaca di Pesche e già candidata alle elezioni regionali in liste legate all’europarlamentare Patriciello — ha espresso il voto decisivo per la vittoria della compagine (per la Fascia 2) che fa riferimento allo stesso esponente politico. Su questa vicenda sono stati sollevati numerosi dubbi e presentati altrettanti ricorsi.
“Per parte nostra – afferma Fanelli – abbiamo presentato una interrogazione consiliare e informato ufficialmente il Ministro dell’Istruzione Valditara. Ci risulta che il Ministro si sia subito attivato, informandosi e chiedendo chiarimenti all’USR e disponendo le opportune verifiche. Ma spieghiamo meglio i fatti. Il sistema elettorale del Consorzio prevede l’elezione di 12 membri, divisi in tre fasce basate sulla consistenza delle proprietà immobiliari e sull’entità della contribuzione. Gli amministratori uscenti hanno introdotto un meccanismo di attribuzione dei seggi che presenta lati oscuri: chi ottiene la maggioranza conquista tutti i seggi della singola fascia, annullando le minoranze. In questo contesto di estremo equilibrio, nella Fascia 2, la lista sostenuta dall’europarlamentare Patriciello e dalla consigliera regionale Passarelli ha vinto per un solo voto di scarto. Tra gli aventi diritto nella Fascia 2 figura l’Istituto statale “Pertini” di Campobasso, proprietario di terreni acquisiti dal patrimonio di un’istituzione scolastica soppressa. In virtù del principio dell’autonomia scolastica, le singole scuole pubbliche sono dotate di personalità giuridica e titolari del proprio patrimonio. Di conseguenza, la titolarità del voto spetta esclusivamente al rappresentante legale della scuola — il Dirigente Scolastico — o a un suo delegato.
Tuttavia – prosegue l’esponente dem – quando il Preside del “Pertini” si è recato alle urne, gli è stato impedito di votare. Al suo posto ha espresso la preferenza la dott.ssa Maria Antenucci, delegata dalla direttrice dell’USR Molise, dott.ssa Maricetta Chimisso, all’insaputa del Dirigente stesso. La scelta della dott.ssa Antenucci appare quantomeno inopportuna, dato il suo attivo impegno politico proprio nella coalizione risultata poi vincitrice grazie a quel singolo voto”. L’operazione appare censurabile sotto diversi profili. Per il profilo normativo: l’USR non sembra avere titolo per sostituirsi a un istituto autonomo nella gestione del proprio patrimonio e nell’esercizio dei diritti connessi. Per il profilo di opportunità: la delega a una figura politicamente schierata in una competizione così serrata, lede i principi di imparzialità della Pubblica Amministrazione. “Oltre all’interrogazione presentata in Consiglio Regionale e alla segnalazione al Ministro Valditara – conclude Micaela Fanelli – riteniamo che la Regione Molise, in quanto ente vigilante sui Consorzi di Bonifica, debba attivare i propri poteri di accertamento. È fondamentale garantire una gestione trasparente e legittima, chiarendo i troppi aspetti d’ombra che ancora gravano sull’operato del Consorzio di Venafro”.
domenica 21 Dicembre 2025 - 02:52:09 PM
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