Centosessantasei milioni di euro. È il buco nero che si spalanca nella sanità molisana a fine 2024.
“Non sono parole mie, non sono opinioni politiche”, precisa il consigliere regionale del M5S, Andrea Greco, “è quanto certifica, nero su bianco, la Procura e Sezione regionale della Corte dei Conti nell’ultima parifica. Un verdetto che condanna i molisani a pagare un prezzo altissimo e che corrisponderà a tasse al massimo e servizi al minimo.
La Corte dei Conti non usa giri di parole e fotografa una realtà di una crudezza sconvolgente: i cittadini molisani pagheranno di più per ricevere prestazioni sanitarie che non meritano nemmeno di essere definite tali. Più tasse, meno servizi, 166 milioni di disavanzo aggiuntivo. Questo nonostante i trasferimenti statali, gli aiuti interregionali e le misure straordinarie destinate al Molise.
Al di là delle rassicurazioni dell’assessore Cefaratti, che evidentemente legge documenti diversi dai nostri, quello che sta accadendo in Molise non ha nulla di normale. Stiamo assistendo a un esercizio di illusionismo contabile che offende l’intelligenza dei cittadini.
Ci fanno credere di approvare il Bilancio 2026, mentre in realtà discutiamo ancora i documenti contabili del 2023 e del 2024. Due anni di ritardo strutturale, due anni in cui i numeri sono stati piegati, manipolati e nascosti dietro titoli altisonanti. Due anni per coprire la verità: 166 milioni di euro di disavanzo sanitario sulle spalle dei molisani, che pagheranno tasse più alte per avere meno servizi.
In tutto ciò pesa come un macigno la questione dei privati accreditati, su cui la Corte dei Conti mette un punto fermo e sancisce un principio fondamentale: i privati non possono ritenersi estranei ai vincoli di sostenibilità dell’intero servizio sanitario regionale.
Non sono semplici fornitori che fatturano e noi paghiamo. Sono parte integrante del sistema pubblico sanitario e come tali devono rispettare regole, limiti e sostenibilità finanziaria. La Corte è chiarissima: l’extra budget non può diventare una modalità ordinaria di funzionamento. Quando questo accade, salta la programmazione, scompare il controllo sui volumi erogati, il disavanzo diventa strutturale e non si garantiscono i Livelli essenziali di assistenza. Si rinvia solo il conto ai cittadini.
Se poi consideriamo il fatto che il famoso decreto Molise, ovvero i 90 milioni che dovevano arrivare dal Governo, sono un vero e proprio ricatto politico, il disastro è completo. Quei quattrini, per dirla in poche parole, arriveranno solo se la nostra sanità pubblica verrà ulteriormente amputata. Tagli di reparti, ridimensionamenti di ospedali: queste sono le cose che dovranno fare, altrimenti non vedremo un euro. Questa è l’amara realtà e chi dice il contrario non rende giustizia alla verità e ai molisani.
Intanto la maggioranza di centrodestra fa finta di non vedere o, peggio, continua a fare giochi di prestigio, tutto a danno di un popolo ormai costretto a curarsi altrove.”
martedì 23 Dicembre 2025 - 07:17:11 PM
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