“Sono sempre più preoccupanti i dati relativi alla sofferenza idrica che sta investendo la nostra regione.
Un trend negativo che non accenna ad invertire la sua rotta, mentre la Puglia ‘preme’ per l’ormai famigerato ‘tubone’, il collegamento tra il Liscione e Finocchito per irrigare i campi della Capitanata, e la Regione Molise continua ad essere silente ed inattiva di fronte all’emergenza e ai tentativi esterni di captazione della poca acqua rimasta nei nostri invasi”.
A sostenerlo è la consigliera regionale del Pd, Micaela Fanelli, che chiede di incontrare tutti i soggetti interessati all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale.
“Nell’ultimo rapporto “Il clima in Italia nel 2024”, diffuso dal Sistema nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Delibera del Consiglio SNPA n. 287/25 del 2.07.2025), si evidenzia in maniera chiara e certa che dalle analisi del bilancio idrologico, emergono nel corso del 2024 condizioni di siccità per la Puglia con un deficit annuo di precipitazione di -23% rispetto alla media di lungo periodo, per il Molise e la Basilicata con un deficit di -20%, e per l’Abruzzo con un deficit di -18%. In termini di disponibilità di risorsa idrica per queste Regioni sono stati stimati, tramite il modello BIGBANG, i seguenti deficit rispetto alle corrispondenti medie annue di lungo periodo: -63% per il Molise, -57% per la Puglia, -52% per l’Abruzzo e -46% per la Basilicata.
In sintesi, il Molise è la regione che più sta soffrendo e meno sta facendo per tamponare la carenza idrica, priva di una seria programmazione e sempre più scoordinata nei rapporti con la Puglia che, al contrario, da mesi sta lavorando, legittimamente e di gran lena, per i suoi territori in difficoltà.
Se, infatti, gli interventi resi in Aula dal Presidente Roberti e dal consigliere delegato Sabusco hanno ulteriormente dimostrato che in Molise si ‘naviga a vista’, aumentando ancor di più le nostre preoccupazioni, la Puglia, al contrario, parla, agisce e si interfaccia con competenza, forte di un know-how senza uguali in fatto di gestione idrica, che trae origine della consapevolezza istituzionale che ogni goccia d’acqua è preziosa. Noi, invece, che l’acqua l’abbiamo, non siamo in grado di programmare correttamente gli interventi indispensabili per il nostro territorio e rischiamo, seriamente, che gli altri decidano per noi, chiaramente non per i nostri specifici interessi.
E allora, dopo essere stata nelle scorse settimane a Bari per approfondire la questione, stamattina, per comprendere lo stato dell’arte della programmazione infrastrutturale e per capire a che punto è lo studio commissionato a supporto del bypass del Liscione, ho scritto formalmente al Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, chiedendo di fissare un incontro con tutti i soggetti coinvolti nell’analisi preliminare al progetto di captazione delle acque del Liscione, indispensabile per acquisire informazioni sull’avanzamento dei lavori e per avviare un confronto serio e proficuo sugli scenari e sulle azioni future che Molise e Puglia dovranno adottare nei prossimi mesi.
Un argomento, l’acqua, sul quale mi sto battendo da tempo, non per impedire ‘a prescindere’ il prelievo a la distribuzione in favore delle altre regioni, ma per salvaguardare i diritti dei molisani, il rispetto degli impegni pregressi sulle compensazioni e per preservare le nostre risorse nel tempo.
Infine, se la Regione, il Presidente Roberti e la sua Giunta continueranno a non occuparsene o a farlo male e con poca trasparenza, come è stato finora, promuoverò una serie di incontri territoriali in Molise per informare i cittadini in maniera costante e puntuale su ogni avanzamento delle progettazioni che riguardano il nostro sistema idrico. La situazione è critica e l’inerzia politica è preoccupante. La salvaguardia e la gestione oculata delle nostre risorse idriche non possono più attendere”.
giovedì 10 Luglio 2025 - 09:30:48 AM
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