Una tragedia che lascia sgomenti. Una giovanissima vita spezzata, vittima di un disagio e di un dolore che solo chi li vive può capire. Un carabiniere 22enne, di Campobasso, avrebbe scelto di farla finita, lasciando un grande vuoto sia in familiari e amici, sia nei colleghi dell’Arma. In servizio al Nord, in provincia di Varese, avrebbe ottenuto un congedo per rientrare nella sua città, dove purtroppo si è consumato il triste evento.
“È l’ennesima tragedia che si consuma nel silenzio, l’ennesima vita spezzata in un dramma che si ripete troppo spesso e che continua a colpire chi indossa una divisa”, commenta la segreteria regionale Abruzzo-Molise di Unarma, l’Associazione Sindacale dei Carabinieri.
“Non possiamo più parlare di casi isolati. Questo fenomeno è una drammatica realtà che sta attraversando tutte le Forze di Polizia e che richiede risposte immediate, concrete e coraggiose da parte delle Istituzioni competenti.
Non c’è più tempo da perdere: servono interventi seri per prevenire i disagi, per ascoltare chi soffre, per salvare chi oggi si sente solo e senza via d’uscita.
A nome di tutta UNARMA, esprimiamo il nostro più profondo cordoglio e ci stringiamo con rispetto e commozione alla famiglia, agli amici e ai colleghi della vittima.
Ma il cordoglio non basta più. È tempo di agire, davvero”.
giovedì 18 Settembre 2025 - 08:44:12 PM
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