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Home»1. Categorie news»Attualità»Prestazioni salvavita non pagate, Responsible: “La Regione ci deve oltre 4 mln”. Roberti: “Iter giudiziario non è concluso”

Prestazioni salvavita non pagate, Responsible: “La Regione ci deve oltre 4 mln”. Roberti: “Iter giudiziario non è concluso”

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Di MoliseTabloid il 1 Agosto 2025 Attualità, Campobasso, In Primo Piano, Politica
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Responsible rompe il silenzio su una vicenda che si protrae ormai da anni e che oggi ha raggiunto un punto di non ritorno. “Difatti – scrive la direzione della struttura di Largo Gemelli (Campobasso), – nonostante le molteplici sentenze del Giudice Amministrativo (TAR Molise del 17/10/2023, n. 267, Consiglio di Stato del 14/04/2023, n. 3773) e soprattutto, da ultimo, della Corte d’Appello del 25/06/2025, n. 212 – immediatamente esecutiva – che ha condannato la Regione Molise al pagamento di 3,8 milioni di euro, oltre a circa 400mila euro di interessi, per prestazioni sanitarie salvavita rese nel 2019, la struttura Commissariale e gli uffici regionali continuano a restare inerti, di tal modo contravvenendo anche ad un chiaro ordine giudiziale.
Un comportamento che, nel tempo, ha assunto le caratteristiche di una vera e propria inerzia istituzionale, con gravi conseguenze non solo per Responsible, ma soprattutto per i cittadini molisani. Quella che si sta consumando è una inspiegabile lesione silenziosa e profonda del diritto alla cura, della certezza dei rapporti tra pubblico e privato accreditato e del rispetto verso le sentenze della giustizia italiana.
Il danno causato da questa impasse non è solo economico: è etico, sociale e istituzionale. Ogni euro non pagato, ogni prestazione non riconosciuta, ogni silenzio amministrativo pesa quindi essenzialmente sulle spalle della comunità molisana.
Pertanto, onde evitare che il perdurare di questa poco comprensibile ma fortemente lesiva inerzia si protragga oltre, Responsible annuncia che si rivolgerà – e per l’ennesima volta – alle competenti Autorità Giudiziarie, nessuna esclusa, affinché le stesse pongano fine e nel più breve tempo possibile a questa situazione di ormai accertata (giudizialmente) inadempienza contrattuale, che non è dato sapere su quali legittime motivazioni risulti ancorata, stante il chiaro ordine giudiziale impartito da ultimo dalla Corte di Appello, che ha condannato la Regione al pagamento di 3,8 milioni di euro, oltre interessi sino al soddisfo; mancato pagamento che mina alle fondamenta il regolare svolgimento delle attività sociali, posto che trattasi del pagamento di prestazioni sanitarie salvavita addirittura rese nel lontano 2019.
Il silenzio non è più un’opzione. È tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che le istituzioni intervengano per ristabilire chiarezza, ordine e giustizia. Responsible continuerà a difendere, con determinazione e senso civico, la propria dignità e il diritto dei cittadini molisani a un sistema sanitario che funzioni, sia rispettato e non sia ostaggio di assordanti silenzi ed inspiegabili inerzie che finiscono solo con il ledere l’interesse collettivo”.

Mozione di Romano e Greco.
I consiglieri regionali di opposizione Massimo Romano (Costruire Democrazia) e Andrea Greco (M5S), “viste le recenti dichiarazioni a mezzo stampa dei vertici di Responsibile Research Hospital (30/7), nonché dell’Assessore regionale ai rapporti con il tavolo tecnico (31/7), circa presunti ritardi da parte della Regione nella remunerazione di prestazioni salvavita rese nel 2019 dalla suddetta struttura convenzionata, invitiamo” i presidenti delle Commissioni consiliari I e IV “a convocare ad horas una seduta in forma congiunta delle commissioni consiliari I e IV, invitando in audizione le Direzioni generali della Regione e della Asrem, la struttura commissariale nonché l’a.d. di Responsible, al fine di verificare la fondatezza della pretesa di quest’ultima, comprendere se si tratti di ritardo imputabile a crisi di liquidità ovvero ad altre motivazioni che rendono il detto credito sub iudice. Il tutto nell’ottica di contribuire alla più efficace risoluzione delle criticità rappresentate, sia rispetto alla garanzia di erogazione delle prestazioni sanitarie sia della tempestività nel pagamento di retribuzioni e corrispettivi a dipendenti e fornitori, nell’esercizio delle prerogative istituzionali delle suddette commissioni e, per esse, del Consiglio“.

Roberti: “Sentenza non passata ancora in giudicato. L’Avvocatura sta valutando ricorso in Cassazione”
Il presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti, chiarisce gli aspetti relativi ai rapporti tra la Regione Molise e l’azienda Responsible Research Hospital.
“Nessun silenzio da parte della Regione Molise, che sta dedicando attenzione alla questione”, afferma Roberti, “e sulla contrapposizione tra la struttura commissariale e Responsible, nata dal fatto che la Struttura Commissariale non riconosce l’erogazione delle prestazioni di bassa complessità, come da normativa vigente e, quindi, mai richieste perché sono svolte dal servizio pubblico, si sottolinea come il primo incontro si sia tenuto dieci giorni fa tra i legali di Responsible Research Hospital, l’Avvocatura della Regione Molise, la struttura commissariale, il DG alla Salute e le rappresentanze delle maestranze, alla luce dell’attuale situazione.
In primis, non è assolutamente emersa la volontà della Regione Molise di non voler dare seguito alla sentenza, ma è doveroso rimarcare come l’ente abbia 120 giorni prima di provvedere, ovvero il tempo necessario per poter effettuare tutti quei movimenti necessari dal punto di vista finanziario, in quanto le somme non erano in bilancio.
In primo grado, infatti, il giudizio, aveva dato ragione alla Regione Molise, prima che in appello venisse ribaltato. È evidente come, in simili situazioni, occorra procedere ad effettuare variazioni di bilancio prima di poter effettuare il pagamento.
Ma c’è da aggiungere un dato.
C’è da sottolineare, infatti, che la sentenza n. 212/2025 della Corte d’Appello di Campobasso, pubblicata il 25 giugno 2025, non è ancora passata in giudicato, essendo tutt’ora pendenti i termini per proporre ricorso per Cassazione.
Secondo i legali della struttura commissariale, la sentenza presenta gravi lacune giuridiche e motivazionali ed e, quindi, preciso dovere della gestione commissariale attivare avverso la sentenza tutte le iniziative giurisdizionali percorribili, anche nell’ottica della massima tutela dell’interesse pubblico alla corretta gestione delle risorse disponibili e al contenimento della spesa pubblica.
C’è da aggiungere ancora che, avverso la detta sentenza, per i motivi addotti, l’Avvocatura dello Stato sta elaborando apposito ricorso per Cassazione e la correlata istanza per la sospensione dell’esecuzione della stessa sentenza.
A questo punto, ci sarebbe da fare una riflessione, presumendo come la proprietà di Responsible conosca l’iter giudiziario in corso: se Responsible ha difficoltà a pagare gli stipendi, ci si deve domandare se l’azienda sia ancora in grado di offrire quelle prestazioni in convenzione demandate dalla Regione Molise attraverso l’accreditamento, anche alla luce del fatto che a Responsible sono state regolarmente pagate le prestazioni nei limiti di spesa del budget degli anni 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024, eccezion fatta per la somma relativa alla mobilità che viene saldata in sede di compensazione.
Inoltre, si sta regolarmente pagando più di 500mila euro per la radioterapia ed è stato pagato interamente quanto previsto nei contratti, compresa la ritenuta a garanzia del 5%.
Research, in più, ha ceduto i crediti alle banche, alle quali la Regione Molise effettuerà il pagamento.
Il 6 agosto è in programma una call conference con l’imprenditore Joe Mansueto per fare il punto della reale situazione di Responsible Research Hospital, focalizzando le attenzioni al futuro dell’azienda, a tutela dei dipendenti della struttura.”

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