Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso della 34enne campobassana Emma Caporicci, trovata senza vita nel suo appartamento nel quartiere San Giovanni da parte dei familiari nella giornata di ieri. La Procura e la Squadra Mobile indagano sull’episodio. Alla giovane donna sarebbe stato fatale un malore, sui cui motivi per ora sussistono solo le ipotesi degli inquirenti. Tantissimi amici e conoscenti piangono la sua scomparsa. Emma era una bella ragazza, a volte introversa e malinconica, altre volte solare e pronta a ridere in maniera coinvolgente. In città aveva instaurato numerose relazioni sociali anche grazie alla sua capacità di fare e adattarsi a diversi tipi di lavoro, spesso a contatto con il pubblico, come quello di barista e cameriera, ma anche – come scriveva lei stessa in una richiesta di lavoro pubblicata su una pagina social – come baby sitter e donna delle pulizie. Amante delle moto e dello sport, come atleta la ricordano per aver vestito la maglia rossoblù giocando nel ruolo di ala in serie B con la Women’s Basket Campobasso. Seguiva inoltre il calcio locale, tifosa del Campobasso tornato da un anno tra i professionisti. I messaggi di cordoglio sono tantissimi e provano a stringersi attorno ad una famiglia distrutta. “Siamo nate sotto una cattiva stella”, aveva detto ad un’amica storica in uno degli ultimi messaggi scambiati via telefono, come racconta quest’ultima in un post, quasi una tremenda premonizione di un crudele destino. Parole di affetto e a tratti segnate da dolore straziante sono affidate ai social. Per l’ultimo saluto bisognerà ancora attendere qualche giorno.
Tragedia in un appartamento, trovata senza vita 33enne campobassana