Prima gli avvertimenti alle Case funerarie di Termoli e Larino, poi l’accoltellamento di un addetto alla sicurezza di un’attività turistica, l’occupazione abusiva di ettari di terreno da parte di alcuni imprenditori agricoli nel basso Molise, infine l’abbattimento di filari di viti con la distruzione quasi totale del raccolto a Campomarino. Episodi che si aggiungono alle evidenze inquietanti emerse dall’inchiesta della DDA di Campobasso sull’illecito smaltimento di rifiuti, lo spaccio di droga e le minacce a imprenditori.
Senza dimenticare gli innumerevoli furti d’auto e le aggressioni registrate in questi ultimi mesi: è evidente che Termoli, Campomarino, Petacciato, Montenero di Bisaccia, Guglionesi e l’area a ridosso della costa sono presi di mira come mai prima.
A sostenerlo è SOS Impresa Rete per la Legalità di Campobasso e Isernia.
“A poche miglia dal Molise, alle Isole Tremiti, la giovane imprenditrice Angela Attanasio ha subito danneggiamenti alla sua flottiglia turistica”, aggiunge l’associazione. “Un avvertimento di chiaro stampo mafioso non isolato: prima, nei pressi della sua abitazione, erano stati innescati candelotti di fuochi pirotecnici e all’interno delle piccole imbarcazioni fatti ritrovare pesci morti.
Fatti, ripetuti e allarmanti, che dimostrano una sola cosa: in basso Molise siamo vicini al punto di non ritorno. Questi episodi danno conto dell’interesse di cartelli mafiosi per le attività economiche della zona del Molise più florida e con maggiori prospettive di sviluppo e crescita. Appare verosimile che i clan abbiano scatenato, anche attraverso addentellati locali, un attacco poderoso, con l’obiettivo di impadronirsi del controllo dei settori produttivi, utilizzando l’intimidazione ambientale.
Per questo, Sos Imprese Rete per la Legalità fa appello alle Istituzioni perché la risposta sia all’altezza della gravità della situazione, elevando in modo esponenziale il livello d’attenzione e dispiegando, ora, perché domani potrebbe essere già tardi, tutta la potenza preventiva e repressiva necessaria affinché i molisani possano avvertire concretamente la presenza dello Stato.
Non è più il momento di ragionare in termini di costi e benefici, i molisani hanno il diritto di vivere e produrre in sicurezza.
Alla politica oggi tocca uno sforzo consistente ma necessario e obbligato al fianco delle Istituzioni che presidiano la legalità: in Molise bisogna far arrivare rinforzi consistenti per aumentare il personale dei presidi di sicurezza. L’appello in questo caso è rivolto ai parlamentari ma anche ai consiglieri regionali, perché si adoperino con i propri rappresentanti nazionali.
I cittadini e gli imprenditori possono giocare un ruolo cruciale, strategico, agevolando il lavoro degli investigatori con la denuncia perché l’omertà aiuta i criminali e danneggia l’economia legale. Allo stesso tempo, però, chi si espone, chi denuncia, deve essere certo che verrà adeguatamente protetto e informato e che le Istituzioni svolgeranno con solerzia e scrupolosità le investigazioni necessarie a chiarire tutte le sfaccettature della vicenda attenzionata e a mettere fine, con tempestività, ai soprusi denunciati.
Chi decide di denunciare deve infine sapere che potrà rivolgersi ad un’associazione antiracket per essere affiancato e supportato. Le associazioni, come SOS Impresa, possono aiutare le vittime a vincere la solitudine (se si può condividere con altri sospetti e timori ci si sente più sicuri e forti), a fungere da raccordo fra vittime e Istituzioni (l’opera di mediazione infatti può far raggiungere il massimo risultato con la minima esposizione), a garantire una valida prospettiva di sicurezza (grazie alla natura collettiva della denuncia promossa dalle associazioni) e, infine, a curare l’inoltro dell’istanza di accesso al fondo per le vittime di estorsioni e usura, istituito proprio per chi denuncia”.
mercoledì 27 Agosto 2025 - 12:57:32 AM
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