“Che vergogna far passare i ritardi della spesa dei fondi UE come un successo. Questa è la menzogna più grave e brutta fra le tante di questa legislatura di centrodestra”.
E’ il commento della capogruppo Pd a Palazzo D’Aimmo, Micaela Fanelli, alle dichiarazioni dell’assessore Iorio sul via libera di Bruxelles alla riprogrammazione dei fondi europei per il Molise.
“Insediati nella primavera del ’22 (ma governavano, come è noto da prima, accumulando già ritardi), siamo arrivati a fine ‘25 senza spendere un euro di fondi europei, in particolare quelli del Fesr. Mentre sull’Fsc, lo scorso governo di destra, fotocopia politica dell’attuale, aveva perso 48 milioni, definanziati dalla Delibera Cipes del 23 aprile 2024 (Gazzetta Ufficiale 166 del 17 luglio 2024). E oggi, dobbiamo anche assistere alla mistificazione con cui la Giunta regionale prova ad ammantare questa pessima performance come un trionfo? Pazzesco!
Dopo tutto questo tempo, avrebbero dovuto elencare i risultati raggiunti, e invece si beano di una semplice e molto discussa riprogrammazione, che significa spostare i soldi da alcune misure (quelle per l’energia, principalmente, molto utili) ad altre, rimandando più avanti l’inizio della spesa che doveva essere conclusa diversi anni fa. Sì, perché parliamo del periodo di programmazione 21/27. Altro che successo! Ora la Direzione Generale dell’Unione Europea, in modo molto sofferto e i ben informati dicono anche con molti dubbi tecnici, autorizza lo spostamento chiesto a marzo. Con il partenariato, soprattutto la Cgil e la Uil, che avevano notificato le proprie critiche e il Consiglio, su mia iniziativa, aveva affrontato il tema senza alcun ascolto. Avevamo infatti proposto, sì, di fare la riprogrammazione, perché era l’unico modo per salvare risorse, visto i ritardi accumulati, ma puntando sul settore idrico, un problema evidente, e housing sociale, cioè alloggi per chi non può permetterseli, soprattutto su Campobasso, Termoli e Isernia, ma non solo. Ma entriamo un po’ più nel tecnico e vediamo meglio perché si fa e poi cosa si fa. Il perché. Cercare di fare spesa, abbiamo detto. Difatti, si è in forte ritardo e non si rispetterebbe la regola che prevede il disimpegno delle risorse dopo 3 anni dalla data programmata per spendere (cd n+3). Si, avete capito bene. Tre anni fa dovevano essere impegnate queste risorse. E dopo tutto questo tempo, non si spendono, si spostano.
E veniamo a dire su cosa. Si trasferiscono dall’energia, dove sembrerebbe non esserci più in tempo (si mormora, con l’Assessore Di Lucente contrario), a due finalità, entrambe inefficaci per il Molise. Sicuro meno utili di altre misure. Quali? Un fondo definito ‘Step’. Si mettono li, perché il fatto stesso di destinare i soldi a un fondo è come se fossero stati spesi. In realtà, ovviamente, non è così. Perché neanche un euro è arrivato alle imprese. E verso quali finalità indirizza i soldi il fondo step? Settori di produzione praticamente assenti in Molise e che devono avere delle condizioni particolari, che non elenchiamo, ma che parimenti non hanno alcun riferimento prioritario alla realtà regionale. In soldoni, si tratta di una procedura immaginata solo per certificare una spesa che non esiste, per imprese che non esistono o quasi.
Seconda spesa, i pulmini per i Comuni. Si comprano autobus con approvvigionamento energetico ‘alternativo’, quando sull’intera provincia di Isernia non esiste una rete di distribuzione dedicata al gas. E poi, con una procedura di gara che definire alquanto dubbia è un eufemismo e sulla quale torneremo dopo aver acquisito tutti gli atti. Inoltre, senza che il Consiglio regionale abbia ancora approvato il Piano Trasporti e quello Ambiente, entrambi ‘condizioni abilitanti’. Quindi la spesa in pullman con cosa sarebbe coerente, visto che i Piani aggiornati, obbligatori per valutare la coerenza, non esistono?
Ma alla fine, Iorio strappa l’ok da Fitto, forzando. Resta, però, la sostanza. Ci chiediamo, questi pulmini sono davvero la maggiore priorità del Molise? Da ex Sindaco posso dire che ai Comuni serve sempre tutto, quindi anche autobus, ma il tema è se servono comparativamente di più o di meno di altre cose, forse più utili al territorio. Infine, anche su questo ci chiediamo se riusciranno a rispettare le procedure. Nel frattempo, abbiamo dovuto già restituire diversi milioni per ‘abbassare’ il target del Programma POR Fesr per evitare disimpegni. E oggi si ‘auto magnificano’, mentre sono anni che non c’è un bando per le imprese o per altro. Anni di ritardi, che oggi si vogliono far passare come un successo!”
Fondi europei 2021-2027, via libera da Bruxelles alla riprogrammazione del Molise