La Corte d’Assise di Campobasso ha condannato Ennio Amorfino a 23 anni di reclusione per l’omicidio di Rayko Todorov, il bracciante agricolo di origini bulgare ucciso a bastonate nella notte tra il 7 e l’8 febbraio 2024 nel territorio in agro di Santa Croce di Magliano. La pm Marianna Meo aveva chiesto l’ergastolo, facendo leva sui futili motivi e sulla circostanza della minorata difesa della vittima (art. 61 n. 5 del Codice Penale) essendo quest’ultima disorientata e sotto effetto dell’alcol al momento del fatto. I giudici hanno riconosciuto l’omicidio volontario, concedendo le attenuanti generiche nella misura equivalente alle aggravanti ed alla recidiva contestata.
L’imputato era considerato un guardiano di alcuni mezzi agricoli della zona, che avrebbe sorpreso il bracciante vicino a un furgone, forse sospettando che fosse un ladro. L’uomo, invece, il quale lavorava in zona, si era semplicemente perso come hanno dimostrato poi i messaggi telefonici con la compagna. Soddisfatte per la sentenza le parti civili rappresentate dagli avvocati Carmine, Alessio ed Elena Verde per conto dei familiari della vittima. La Corte ha disposto una provvisionale di 10mila euro in favore della compagna e il risarcimento da stabilire e liquidare in separata sede per tutte le parti civili.
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