È arrivata la risposta della Commissione europea all’interrogazione presentata dal MoVimento 5 Stelle al Parlamento europeo in merito alla sospensione del progetto della Gigafactory di Termoli. Nella nota ufficiale del vicepresidente esecutivo Stéphane Séjourné si sottolinea come Bruxelles sia pienamente consapevole della portata della vicenda e delle sue implicazioni strategiche per l’Unione, tanto da seguirne da vicino gli sviluppi attraverso la European Battery Alliance.
“L’aspetto centrale riguarda il ruolo dello Stato italiano – dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina –. La Commissione ha chiarito che gli strumenti per sostenere il settore delle batterie esistono e sono tuttora attivi, ma che spetta al Governo decidere se e come utilizzarli. Restano a disposizione, ad esempio, 1,8 miliardi del Fondo per l’innovazione e parallelamente, con il pacchetto Battery Booster, si stanno valutando misure dirette per rafforzare la competitività della produzione europea. In sostanza, l’Europa mette a disposizione un quadro di risorse e opportunità, ma la scelta di investirle sul progetto di Termoli è tutta nelle mani dell’Italia”.
“Questa risposta – prosegue Gravina – mette nero su bianco ciò che denunciamo da mesi: senza un intervento del Governo, la Gigafactory rischia di rimanere un annuncio sospeso. Stellantis, da parte sua, non può fare finta di non essere un socio di peso di Acc ed è quindi inaccettabile sentir dire che la decisione spetta ad Acc. Qual è la posizione di Stellantis in Acc? Che fa? Fa il socio senza idee? Ciò che per ora è chiaro a tutta l’opinione pubblica è che ha fermato il progetto Gigafactory a Termoli e l’incertezza politica non fa che aggravare la preoccupazione di lavoratori e comunità locali. Bruxelles ci dice chiaramente che le possibilità di sostegno ci sono, ma serve una volontà politica nazionale che, al momento, non si vede”.
A sostegno di questa visione, Gravina richiama anche le parole della Presidente Ursula von der Leyen, pronunciate pochi giorni fa alla conferenza di alto livello “A un anno dal Rapporto Draghi”: “La transizione verso l’energia pulita offre molto più della semplice promessa di bollette energetiche più basse. Si tratta di una grande opportunità per le nostre industrie. Si prevede che il mercato globale delle batterie raddoppierà di dimensioni nei prossimi cinque anni. (…) E il mercato globale delle auto elettriche è in forte espansione. In Europa le vendite sono aumentate di quasi il 25% su base annua”.
“Non è dunque vero – osserva Gravina – che l’elettrico non abbia prospettive. I dati dimostrano l’esatto contrario: il mercato BeV in Europa continua a crescere in maniera significativa, e il rischio per l’Italia è di restare ai margini mentre altri Paesi raccolgono i benefici industriali ed economici della transizione. È proprio questo che rende urgente un intervento concreto per difendere il futuro della Gigafactory di Termoli”.
C’è poi un passaggio che riguarda direttamente il Molise: la Commissione ha segnalato che la Regione ha modificato il Programma FESR 2021-2027 introducendo due nuove priorità, destinate alle tecnologie pulite e digitali, per un valore complessivo di circa 43 milioni di euro. “Questa informazione – conclude Gravina – dovrebbe essere al centro di un dibattito serio in Consiglio regionale. È lì che va chiarito come si intendano utilizzare queste risorse e, soprattutto, se e in che modo possano avere un legame con la vertenza Stellantis. Per questo chiediamo che venga finalmente calendarizzata la mozione che abbiamo presentato nei mesi scorsi: la Regione non può limitarsi a recepire decisioni altrui o a seguire le dichiarazioni del ministro Urso, ma deve assumere una posizione chiara e verificabile davanti ai cittadini”.
giovedì 18 Settembre 2025 - 07:19:01 PM
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