Un abbraccio collettivo ed intergenerazionale ha accolto sabato 4 ottobre 2025 a Roccasicura i partecipanti della penultima tappa delle Giornate Esperienziali del progetto itinerante “Viviti Tutt’ Cos!” con un intenso programma tra storie tra sacro e profano che legano con un filo invisibile i roccolani in tutto il mondo, artigianato che affonda le radici tra passato e contemporaneità, case intrise di ricordi e memorie, leggende di folletti, ruderi che celano racconti antichi, condivisione di emozioni e sport che unisce ed appassiona.
Dopo i saluti introduttivi di Mario Capretta, vicesindaco di Roccasicura: “abbiamo accolto con entusiasmo questo progetto di aggregazione giovanile che unisce l’intera comunità, dai più piccoli agli adulti. E’ un nuovo approccio collaborativo e relazionale sia con la cittadinanza che con le altre amministrazioni aderenti che evidenzia il valore del costruire insieme lungo un percorso fatto di obiettivi comuni”, Angela Paola Capretta, giovane referente della giornata esperienziale di Roccasicura, ha sottolineato come “Viviti Tutt’ Cos’!” sia “un progetto di unione non solo tra comuni ma tra i giovani dei comuni. Tappa dopo tappa stiamo approfondendo la conoscenza reciproca rendendoci conto di quanto siamo simili. L’obiettivo è costruire legami che resistano al tempo e alla distanza, creando una rete di relazioni autentiche che possano diventare, domani, la forza trainante per il rilancio e la valorizzazione dei nostri territori”.
Giuseppina Colaianni, insieme a Mariassunta Scarpitti, hanno coordinato la prima tappa della giornata che si è svolta presso l’area del Santuario della Madonna di Vallisbona, pietra miliare e punto di riferimento per i roccolani. Dinanzi la chiesa, edificata intorno al XIII secolo e ristrutturata diverse volte nel corso del tempo, i piccoli Samuele, Giulia, Marta e Marialuna si sono alternati in letture per raccontare la storia del Santuario e delle celebrazioni in onore della Madonna di Vallisbona che si tengono, come da tradizione, nel secondo weekend di settembre di ogni anno con un ricco programma di appuntamenti religiosi e civili che chiamano a raccolta non solo i roccolani e gli emigrati all’estero – che spesso ritornano in paese proprio per l’occasione – ma anche gli abitanti dei comuni limitrofi. La devozione nei confronti della Madonna di Vallisbona unisce i fedeli di Roccasicura in tutto il mondo: basti pensare che i festeggiamenti hanno varcato Oltreoceano. Sia a New York, che in Argentina – dove vivono diverse comunità roccolane – la Madonna viene celebrata in contemporanea con l’Italia in un filo invisibile che lega devozione e folklore.

Prima di lasciare il Santuario, si è avuta l’opportunità di visitare la stanza che una volta era abitata da un eremita che si occupava del mantenimento del santuario dove Giuseppina e Mariassunta hanno ricreato una piccola mostra dei disegni dei bambini e regalato ai partecipanti la mappa del paese fatta con le illustrazioni dei più piccoli. In paese l’incontro in bottega con gli artigiani Ernesto e Cristian Palange (padre e figlio). Un viaggio indietro nel tempo tra tecniche antiche, pigmenti naturali e vegetali che trasformano e plasmano la materia in dipinti ed utensili dal valore unico stimati ed apprezzati anche al di fuori dei confini regionali. In Piazza Umberto I – detta “sopra la fonte” – Tonino Lepore ha raccontato la storia del Palazzo Baronale mentre Ernesto Palange ha incuriosito grandi e piccoli invitandoli a trovare gli animali nascosti all’interno di un suo dipinto, con premio finale per l’occhio più acuto. Il sindaco di Roccasicura, Fabio Milano, ha incontrato i partecipanti all’ex lavatoio comunale, forte ricordo della vita passata come un luogo al tempo stesso di lavoro e di aggregazione comunitaria, oggi frequentato dai giovani roccolani come punto di ritrovo e di gioco. Tra favole e leggende sulla presenza dei Mazzambriegl’ (folletti dispettosi che si divertivano a spaventare i roccolani), il tragitto si è snodato con la narrazione di Antonietta Lombardi verso quella che anticamente era la porta di accesso al paese, di cui oggi non vi è più traccia, fino alla salita ai ruderi del castello su uno sperone roccioso usato come belvedere. In Via Roma Ludovica Pansini ha aperto le porte della storica casa di famiglia risalente a fine Ottocento appartenuta ai suoi bisnonni e finemente recuperata e ristrutturata: un gioiello dai soffitti affrescati e dall’arredamento d’antan dove la storia e le storie si respirano in ogni angolo. Ultima tappa della mattinata la Chiesa di San Leonardo da Limoges, con una bellissima volta in legno, per un momento di preghiera collettiva insieme al neo parroco di Roccasicura, don Jan Antoni Mazurkiewicz, che ha voluto dare il suo saluto di benvenuto ai partecipanti.

La pausa pranzo si è svolta nel Centro Culturale e Ricreativo in collaborazione con la Pro Loco “Roccolana” di Roccasicura con un piatto della tradizione locale preparato dalle signore Mariana Lombardi, Rossella Di Girolamo, Mariateresa Scarpitti, Nicolina Conte e Maria Isabel Capretta: le patate tonne, antica pietanza a base di patate e salsiccia oggi rivisitata con l’aggiunta di pancetta, cipolle e peperoni ed inserita nell’Albo Nazionale delle Ricette della Cucina Italiana. Il momento conviviale è stato allietato da due giovanissimi roccolani: Jacopo Di Benedetto con il suo organetto e Marta Di Girolamo con la chitarra che si sono esibiti in musica popolare. Emozioni a fior di pelle a fine pranzo con la consegna a tutti delle caselle di un puzzle che ritrae uno scorcio del quartiere La Penna di Roccasicura, realizzato ad acquerello da Mariassunta Scarpitti. 56 tessere come frammenti di appartenenza, tasselli di identità che ciascun partecipante ha portato con sé in attesa di ritrovarsi, di incastrarsi perfettamente l’uno nell’altro.
Il pomeriggio è stato intenso e dinamico. Le attività sono proseguite nel Palazzetto dello Sport dove, accolti da Emanuele Piscitelli – Presidente dell’ASD Real Roccasicura – i giovanissimi si sono alternati a rotazione in diversi sport: basket con il maestro Vittorio Di Quinzio, scherma con la campionessa nazionale in Venezuela e maestra regionale Angela Paola Capretta ed orienteering con Maria Isabel Capretta. Il messaggio è stato unanime: lo sport è molto di più di una semplice attività fisica. È veicolo di crescita, unione e condivisione soprattutto nei piccoli centri abitati. È uno dei principali punti di aggregazione, un veicolo grazie al quale i ragazzi possono incontrarsi, socializzare e costruire legami che vanno oltre la famiglia e la scuola.
L’ultima tappa di Viviti Tutt’ Cos’! è in programma domenica 12 ottobre a Pescolanciano tra tratturi, castelli, tradizioni secolari, attività artigianali, sport e tanto divertimento.
lunedì 27 Ottobre 2025 - 10:23:01 AM
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