Tra il 10 e 1’11 novembre 2025 è stata data esecuzione a due diverse misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Campobasso su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Le misure, consistenti nell’allontanamento dalla casa familiare e nel divieto di avvicinamento alle persone offese e ai loro congiunti, sono state applicate con l’uso del braccialetto elettronico nei confronti di due soggetti, entrambi residenti nel capoluogo molisano.
Le misure riguardano due distinti episodi di violenza domestica: il primo, un 45enne, ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie; il secondo, un ragazzo di 24 anni, indagato per maltrattamenti in famiglia ai danni della madre convivente.
I dettagli
Nel primo caso, le condotte aggressive e violente da parte del 45enne, perpetrate per oltre vent’anni, si sono progressivamente aggravate, intensificate anche a causa dell’abuso di alcolici da parte dell’uomo. La situazione è culminata a fine ottobre, quando l’indagato, in evidente stato di ebbrezza, ha raggiunto la moglie – da cui era separato di fatto da circa due anni – in un’abitazione di campagna e, dopo aver sfondato la porta d’ingresso, l’ha aggredita fisicamente colpendola con pugni al volto.
Nel secondo caso, il 24enne è accusato di aver sottoposto la madre a ricorrenti maltrattamenti nel corso dell’ultimo anno. Le aggressioni erano motivate dal continuo diniego della donna nel fornirgli denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Le continue minacce verbali e i violenti danneggiamenti ai mobili e all’auto di famiglia avevano creato nella madre un persistente clima di soggezione fisica e psicologica, rendendo l’applicazione di una misura cautelare urgente e indispensabile. All’indagato è stata contestata anche l’aggravante di aver commesso i fatti in presenza dei fratelli minorenni.
Le indagini, coordinate dalla Procura, sono state condotte, rispettivamente, dalla stazione Carabinieri di Toro per il primo caso e dalla Squadra Mobile della Questura di Campobasso per il secondo. Le attività investigative hanno consentito di ricostruire analiticamente le condotte vessatorie e violente, fornendo al Gip i necessari elementi per disporre le misure cautelari in parola, garantendo un controllo più stringente ed efficace a tutela delle vittime.
Questo intervento si inserisce nelle linee guida promosse dalla Procura di Campobasso, volte ad accelerare l’acquisizione degli elementi di prova e ad eliminare il decorso del tempo che potrebbe, altrimenti, comportare un aggravamento delle conseguenze dannose o pericolose per le vittime di violenza domestica.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali gli indagati potranno esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali di rito previsti dal Codice.



