Giovedì 20 novembre si sono svolte le adunanze del Comitato di Sorveglianza PSR Molise 2014/2022 e del Comitato Regionale del Monitoraggio per l’attuazione del CSR 2023/2027, a Monteroduni presso l’azienda agricola “Principe Pignatelli” e visite aziendali in realtà che rappresentano emblematici modelli di agricoltura sostenibile e innovativa ed esempi di buone pratiche del settore agroalimentare della nostra regione.
Alle sessioni di lavoro, presiedute dall’assessore regionale alle Politiche agricole ed agroalimentari, Salvatore Micone, hanno partecipato i tecnici della Commissione europea Direzione generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale, i tecnici del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e ministeriali, il partenariato istituzionale ed socio-economico, le rappresentanze produttive e sindacali, oltre l’Autorità di gestione, la struttura e l’assistenza tecnica dell’Assessorato regionale all’Agricoltura.
Nel pieno coinvolgimento dei partecipanti al tavolo di lavoro, è stata affrontata un’articolata e dettagliata analisi degli obiettivi raggiunti, dei dati registrati nell’impiego delle risorse comunitarie a disposizione, è stata illustrata la rappresentazione di risultati ottenuti a chiusura del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2022, nonché la proiezione delle strategie e delle azioni da mettere in campo nell’attuazione del Programma CSR 2023/2027.
“Abbiamo analizzato la chiusura del Programma di Sviluppo rurale 2014/2022 ed i risultati raggiunti – ha dichiarato l’assessore Micone – ma in special modo abbiamo colto l’occasione per confrontarci e condividere idee e strategie che possano guidarci nel perfezionamento e sviluppo del nuovo programma. È stato ribadito coralmente che senza dubbio è fondamentale fare un lavoro di rete, continuo e sinergico, dove ogni attore del comparto agricolo e rurale può dare il proprio contributo, migliorando anche gli aspetti di cooperazione con il MASAF e l’OP AGEA nella loro nuova veste.
Il primo elemento sottolineato è stato quello della condizione ambientale. Il PSR Molise su circa 281 milioni di euro (tra fondi ordinare e fondi EURI) circa il 48% sono finiti in misure ambientali e forestali. Hanno consentito di mettere in sicurezza oltre 2.000 aziende di aree montane e gran parte del territorio pascolivo e forestale della regione preservandolo dai danni ambientali quali gli incendi e salvaguardando la biodiversità. Abbiamo mantenuto oltre 300 aziende biologiche e più di 500 che attuano protocolli di riduzione degli input pubblici. È interessante notare come con le nuove misure questi numeri sono raddoppiati.
Il secondo elemento ha evidenziato che il 25% delle risorse è finito alle aziende agricole e di trasformazione dei prodotti agricolo nella gran parte dei casi ad aziende multifunzionali o attente all’ambiente e alla qualità dei prodotti. Abbiamo sostenuto i settori centrali tra cui il vitivinicolo, quello zootecnico della carne e del latte, quello olivicolo e della cerealicoltura. Sono circa 3000 le domande finanziate per investimenti (di cui 270 di giovani primi insediati) numeri importanti per una piccola regione che conta poco più 5.500 aziende attive agricole e della trasformazione. Siamo al 60% del potenziale degli operatori del settore agroalimentare molisano. Stiamo attivando una cooperazione LEADER a chiusura della misura 19 e già con le regole previste nel nuovo intervento SRG 06 così da completarlo negli anni futuri attraverso la quale e con la collaborazione dei GAL vogliamo riattivare e animare i territori rurali e gli operatori economici a collaborare fornendo loro servizi innovativi e strategici e facendo comprendere che solo cooperando si riesce a formulare risposte territoriali e non singole che ci consento di vincere la sfida moderna della transizione.
Abbiamo sostenuto investimenti che hanno permesso di fare enormi progressi a tutti i comuni molisani, ossia sistemare le infrastrutture di viabilità interpoderale che consentono un migliore accesso alle aziende. Sono 125 comuni su 136 raggiunti dalle opere di viabilità con oltre 200mila metri lineari di strade fatte serventi oltre 1.500 agricoltori. Abbiamo risolto il problema di alcuni comuni montani con infrastrutture per l’acqua potabile agli insediamenti civili e a quelli zootecnici. Infine, siamo, probabilmente l’unica regione ad aver coperto il divario digitale con il completamento dell’infrastruttura banda ultra larga a oltre 1 Giga di velocità. Tutti i comuni rurali oggi, e tutti i cittadini, possono accedere ai servizi internet.
Ho ribadito con convinzione che la competizione per una regione come il Molise deve giocarsi in termini di territorio e non di singole aziende economiche. E questo richiede un salto di qualità dei servizi che devono unire gli operatori su obiettivi e soluzioni comuni e, soprattutto, semplificare loro l’accesso agli aiuti o anche alle soluzioni innovative. Servizi di consulenza e formazione sono prioritari e necessari per completare il rilancio della nostra regione. Stiamo lavorando in tal senso ed avvieremo soluzioni innovative come quello della cooperazione o anche un nuovo progetto di informazione e divulgazione tagliato sulle reali necessità delle aziende ma anche cercando di intercettare gli operatori ed i professionisti regionali per avviare nuovi spazi di collaborazione che devono portare loro a raggiungere nuove frontiere di conoscenza adeguate ai fabbisogni delle imprese e noi a ricreare un nuovo rapporto fiduciario con il territorio nell’obiettivo comune non di sopravvivere, ma di creare una crescita complessiva che porti le persone a decidere di vivere e lavorare nei nostri bei comuni rurali.
Esiti e visioni che hanno riscosso ampia soddisfazione e totale apprezzamento da parte dei tecnici UE e ministeriali con cui sono stati condivisi, inoltre, la volontà e l’impegno di voler continuare a collaborare sinergicamente”.
sabato 22 Novembre 2025 - 05:41:36 PM
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