“Sono stato per cinque giorni sospeso tra la vita e la morte. Questo mi hanno raccontato familiari e medici quando mi hanno risvegliato. Mai avrei immaginato di dover sentire e raccontare di essere stato in rianimazione, in coma farmacologico, attaccato ad una pluralità di cavi e con tubi di ogni spessore nei vasi sanguigni e nella bocca. Se ci penso, un brivido mi corre su tutta la schiena”.
Sono le prime parole rese pubbliche dal consigliere comunale ed ex candidato sindaco di Campobasso, Aldo De Benedittis, ricoverato al Cardarelli tre settimana fa a seguito di un malore.
“Purtroppo, ho contratto, in maniera del tutto asintomatica, una bruttissima polmonite: silente e veemente allo stesso tempo. La vita, però, come nei film a lieto fine, è rimasta attaccata a me.
Non è stato solo merito del mio fisico che nonostante la complessità della patologia ha retto: ci sono stati due fattori che oggi, giorno del mio compleanno, mi permettono di stare con la mia famiglia e, soprattutto, con i miei adorati nipoti.
Il primo colpo di fortuna è rappresentato dal fatto che la sindrome respiratoria acuta che mi ha attaccato è arrivata nel momento in cui ero già in ospedale, presso il quale sono arrivato grazie alla prontezza dei miei figli, di mia moglie e del 118: in questo modo, infatti, il personale ha subito provveduto a fornirmi l’ossigeno necessario.
Ma il colpo di fortuna più importante senza il quale poteva non esserci il primo è rappresentato dal personale sanitario e parasanitario dell’Ospedale Cardarelli.
È grazie ai medici che hanno proceduto con scrupolo e professionalità se oggi posso stare qui a raccontare.
Spesso si parla con un’accezione negativa della nostra sanità pubblica: oggi, invece, per me è necessario mettere una medaglia sul petto di tutto il personale: dal personale del Pronto Soccorso che mi ha preso in carico, tra cui i Dottori Moio e Campo, passando per il reparto di rianimazione guidato dall’eccellente Dott. Cuzzone, fino al reparto di Cardiologia, diretto dalla Dott.ssa Colavita, e al reparto di Malattie Infettive, guidato dalla bravissima Dott.ssa Prozzo. La gratitudine da parte mia nei loro confronti e nei confronti di chi lavora con loro non sarà mai abbastanza.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro, amici e conoscenti, che con un messaggio sul telefono, a me o ai miei familiari o sui social, hanno testimoniato il loro affetto e la loro vicinanza.
Siete stati in tanti e la cosa mi ha commosso particolarmente; la rilevanza mediatica che ha assunto questa vicenda meritava una dichiarazione da parte mia.
Un ringraziamento devo farlo a tutta la classe politica, a tutti i livelli, che giornalmente contattava i miei familiari per avere notizie sul mio stato di salute; particolarmente sentito è, poi, il mio ringraziamento verso il Comune di Campobasso, al Sindaco per tutti gli amministratori, che pubblicamente ha inteso stare vicino a me e alla mia famiglia in quelle ore buie.
Ciò che ora desidero di più è di poter tornare nel più breve tempo possibile al mio lavoro e ad onorare il mandato elettorale, per dare voce a coloro che voce non hanno e per contribuire allo sviluppo della nostra città.
Ora, nell’augurare a tutti un felice e sereno Natale, che possa, altresì, essere, per ognuno, foriero di un nuovo anno ricco di soddisfazioni, mi preme sottolineare che il personale medico e paramedico della nostra sanità pubblica è un patrimonio che non va disperso. Per questo, posso dire che, ove ve ne fosse bisogno, io sarò sempre pronto e disponibile all’ascolto e al dialogo con tutti gli attori del settore.”
martedì 2 Dicembre 2025 - 05:15:57 PM
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