“Sant’Antonio lu nemicu de lu demonio”, recita un vecchio canto popolare. E a Campobasso, nell’ambito dei festeggiamenti per Sant’Antonio Abate, il demonio c’era. Anzi, detto con una forzatura, ce n’erano due. Il Diavolo di Tufara e l’Orso di Jelsi sono state le presenze speciali di questa tradizionale giornata caratterizzata da religiosità e folklore, cominciata dalla chiesa in omaggio al Santo. L’accensione dei fuochi, la breve processione e la Messa celebrata dal Vescovo Bregantini hanno segnato l’aspetto più religioso della festa. Il momento gastronomico, caratterizzato da fave cotte, granoni e panini con la salsiccia, è stato curato dagli scout Agesci. La sera, nella piazzola, musica e maitunate a cura del gruppo di Nicola Mastropaolo.
Carabinieri, il Capitano Andrea Macchiarella in pensione dopo 40 anni di servizio
Dopo 40 anni di servizio, il Capitano Andrea MACCHIARELLA, Comandante del Nucleo Informativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di...
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