- Tornei nei casinò online: il gioco d’azzardo in forma competitiva
- Campagna apistica 2025/2026, la Regione stanzia 158mila euro. Novità nel bando, via alle domande
- Campobasso: rotatoria via San Giovanni, cambia (ancora) la viabilità
- Elezioni “da annullare” , De Benedittis non si arrende: presentato appello al Consiglio di Stato
- Sanità più efficiente, storico accordo su orari e incarichi tra Asrem e sindacati
- Bonus libri, pubblicata la delibera per le modalità di accesso. Domande entro il 13 ottobre
- Giubileo: sognavano una Messa con il Papa, i bambini di Castelpetroso “accolti” nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma
- Alla Caritas di Trivento il primo “Premio Agnone del Molise contro lo spopolamento”
Scopri gli appuntamenti di questo mese, consultando il calendario.
Se già conosci l’evento, puoi trovarlo attraverso la barra qui in basso: scrivi la parola chiave (ad es. il nome di un artista) e attendi i suggerimenti di ricerca

- Questo evento è passato.
CAMPOBASSO. “Ciarlatani” con Silvio Orlando
Aprile 15 @ 21:00 - 23:00

SILVIO ORLANDO in
CIARLATANI
di Pablo Remón
traduzione italiana di Davide Carnevali da Los Farsantes
e con (in o.a.) Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi
Spettacolo in abbonamento – biglietti disponibili su Ciaotickets e Botteghino Piazza Pepe tutti i giorni dalle 17 alle 20
Silvio Orlando con “Ciarlatani” (Los Farsantes di Pablo Remòn) chiude la stagione di spettacoli del Teatro Savoia a Campobasso, prodotta dalla Fondazione Molise Cultura e promossa dalla Regione Molise – Assessorato al Turismo e Cultura, con un doppio spettacolo in programma il 15 e 16 aprile alle ore 21,00.
Lo pièce portata in scena da Silvio Orlando, sostituisce nel cartellone teatrale “Delirio a due” con Corrado Nuzzo e Maria Di Biase (previsto il 30 novembre e il 1° dicembre 2024), a causa della lunga indisponibilità dell’attore salentino e dall’impossibilità di recuperare la disponibilità delle date nell’ambito delle rispettive programmazioni.
“Ciarlatani” è una commedia in cui quattro attori catapultati in un viaggio attraverso una moltitudine di personaggi, spazi e tempi, darà vita ad una divertente satira sul mondo del teatro e del cinema, ma anche ad “una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo dentro e fuori la finzione” – afferma l’autore, il drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón, già celebrato in patria con il Premio Lope de Vega per il Teatro (2014) e il Premio nacional de Literatura Dramàtica (2021).
“Anna Velasco – si legge nelle note di regia – è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare. Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso e isolato dal mondo.
“Ciarlatani” sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari. Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c’è, a mo’ di pausa o parentesi, un autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi. L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione – si legge infine nelle note di regia – è che “Ciarlatani” sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica”.