Contributi post sisma, indagati Facciolla e altre sette persone

Ore 14.30. Fiamme Gialle negli uffici comunali del Municipio di San Martino in Pensilis, questa mattina, per acquisire diverse carte nell’ambito della nuova inchiesta aperta dalla Procura di Larino sull’assegnazione dei fondi post terremoto destinati alla ristrutturazione delle abitazioni danneggiate. Il caso più eclatante, finito anche nel mirino de ‘Le Iene’ e su cui la magistratura inquirente vuole vederci chiaro, riguarda il contributo di circa 155mila euro percepito dal vice presidente della giunta regionale Vittorino Facciolla, che a San Martino, oltre ad aver ricoperto in passato la carica di sindaco, è attualmente anche consigliere comunale di maggioranza. La Guardia di Finanza ha notificato un avviso di garanzia a otto indagati. Oltre a Facciolla, ci sarebbero il sindaco Massimo Caravatta, gli assessori Filomena Saracino, Michele D’Alesio, Carmen Vitale e Maurizio Di Domenico, e due funzionari comunali. Le ipotesi di reato sarebbero di truffa allo Stato, abuso d’ufficio e falso. Sotto la lente della Finanza la ‘sanatoria’ del Comune di San Martino alla legge regionale, entrata in vigore sotto la legislatura Iorio, che disciplina l’assegnazione dei contributi post sisma e concepita per sostenere coloro che fossero i proprietari degli immobili al momento del sisma, al fine di evitare speculazioni. Il vice presidente della giunta, che anni fa ha acquistato tre vani adiacenti la sua abitazione ad un prezzo di circa 50mila euro, ha potuto percepire i contributi in virtù di un provvedimento del Comune di San Martino. Il caso di Facciola non sarebbe comunque l’unico. Lo stesso ex sindaco in queste ore ha riferito di sentirsi sereno, che si tratta di un atto dovuto e che ben venga il lavoro della magistratura per fare chiarezza.

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