Nel pomeriggio di ieri 2 aprile, a Termoli, la Polizia di Stato ha tratto in arresto J. T. T., nigeriano con permesso di soggiorno scaduto, per furto e tentata estorsione a seguito di una tempestiva attività di indagine attivata dalla denuncia della persona offesa. Quest’ultima, un giovane termolese di 18 anni, è stato derubato con destrezza del proprio I-Phone modello 5s all’interno di un autobus della linea SATI. Tornato a casa, ha riferito dell’accaduto alla propria madre e con il telefono della donna ha composto il numero del proprio cellulare, ricevendo risposta da un interlocutore che, in lingua inglese, tentava di estorcergli del denaro in cambio della restituzione dello smartphone. Lo straniero, in particolare, gli ha proposto lo scambio presso la stazione ferroviaria di Termoli. A seguito della segnalazione di tali accadimenti, personale della Squadra Volante del Commissariato di Polizia di Stato, su autorizzazione del dirigente informato dei fatti, ha organizzato un apposito servizio di polizia giudiziaria finalizzato al recupero del telefono cellulare e ad assicurare alla giustizia il responsabile. Di fatti gli agenti si sono recati in abiti civili presso la stazione ferroviaria di Termoli e si sono confusi con i viaggiatori unitamente alla giovane vittima del reato, tenuta sempre sotto stretta sorveglianza. All’appuntamento si sono presentate due persone di colore e, all’atto della consegna del denaro ad uno dei due, quest’ultimo è stato prontamente bloccato dagli agenti operanti, mentre l’altro è riuscito a darsi a precipitosa fuga. Il soggetto bloccato è stato arresto in flagranza. Dopo averlo sottoposto a perquisizione, l’uomo di colore è stato condotto presso gli uffici del Commissariato ed identificato a mezzo di rilievi foto dattiloscopici. E’ risultato essere titolare di un permesso di soggiorno scaduto di validità ed inoltre, da accertamenti SDI, è emerso a suo carico un rintraccio per notifica inserito dall’Ufficio Immigrazione di Foggia che indicava, qualora fosse stato rintracciato, di notificargli la decisione della Commissione Territoriale competente per territorio circa l’inammissibilità dell’istanza di protezione internazionale. Avvisato immediatamente il PM di turno e compiuti gli atti di rito, il soggetto è stato associato presso la Casa Circondariale di Larino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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