Agente molisano della Penitenziaria salva la vita a detenuto in overdose

Man Behind Bars

Ore 12. Era impegnato nel consueto ‘giro del mattino’ nel carcere di Rimini quando, nel corso della conta dei detenuti per verificare che nessuno mancasse all’appello, si è accorto che uno di loro stava dormendo in una posizione innaturale. L’agente della Polizia Penitenziaria, molisano, non è rimasto indifferente a quel sospetto e ha deciso di entrare nella cella per sincerarsi dello stato di salute dell’uomo. Una volta avvicinatosi, però, il poliziotto ha notato che il detenuto, 33enne tunisino precedentemente arrestato per spaccio e tornato in carcere per aver violato una misura del giudice, aveva accusato un malore e ci stava rimettendo le ‘penne’. Immediatamente è scattata la segnalazione al personale medico, che ha tratto in salvo l’uomo, finito in overdose presumibilmente per aver assunto un mix di droga e farmaci. L’agente intervenuto si chiama Stefano Capocefalo (in foto), 43enne di Ferrazzano, venti anni di carriera e nove casi di interventi simili che hanno contribuito al salvataggio dalla morte di detenuti. L’episodio risale a venerdì scorso. Il tunisino è in coma presso l’ospedale Infermi di Rimini, mentre sul caso sono state aperte due inchieste, una della Procura della Repubblica e una interna della direzione penitenziaria dell’istituto Casetti.

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