La Procura della Repubblica di Larino e la Guardia di Finanza di Termoli hanno chiuso le indagini sul porto ‘Marina Sveva’ di Montenero di Bisaccia, iscrivendo nove persone nel registro degli indagati. Si tratta del sindaco di Montenero, il capo uffico tecnico del Comune, due funzionari della Regione, il presidente e due componenti della Commissione collaudo dell’opera infrastrutturale, il direttore dei lavori e il legale rappresentanti della società di gestione dell’approdo turistico. Gli inquirenti contestano a vario titolo gravi violazioni di natura penale in materia di reati contro la pubblica amministrazione, come l’abuso d’ufficio, ma anche abusi edilizi e reati colposi contro la pubblica incolumità. Sul caso intervengono oggi i 5 Stelle, secondo i quali “in attesa che la giustizia dia le sue sentenze, si apre un fronte politico-istituzionale. Il collaudo delle opere, infatti, era al centro di una interrogazione depositata dal MoVimento 5 Stelle Molise in Consiglio regionale. Un atto con il quale chiedevamo al governatore Frattura rassicurazioni in merito al rispetto delle prescrizioni ambientali e delle norme antisismiche, peraltro definendo anomalo il comportamento della Commissione collaudatrice che aveva escluso dal collaudo finale l’applicazione della disciplina dei lavori pubblici, determinante per l’anomalo aumento dei costi dell’opera. Stando alle indagini, pare che le opere realizzate siano risultate in parte non collaudate e in parte collaudate sì, ma con atti viziati, in quanto emessi da una Commissione non idonea. Eppure proprio sui collaudi, nella sua risposta alla nostra interrogazione, Frattura aveva risposto: “È stato riscontrato il rispetto di tutte le normative in materia sismica. Ogni manufatto è stato regolarmente collaudato staticamente ai sensi della normativa di settore”. La Procura, inoltre, contesta anche la composizione della Commissione di collaudo, un altro aspetto affrontato da Frattura nella sua risposta al MoVimento 5 Stelle Molise. Sull’applicazione della disciplina delle opere pubbliche, il governatore spiegava che “sono state osservate tutte le disposizioni contenute nella norma di settore. Il collaudo finale è avvenuto, anche a seguito della nota chiarificatrice del Direttore dell’Area IV del 24/01/2014, in osservanza di quanto stabilito dall’art. 8, comma 2, del DPR n. 509/97: ‘L’esecuzione delle opere è soggetta alla vigilanza ed al collaudo finale di una commissione composta dall’autorità competente ai sensi dell’art. 2, comma 2, dal capo dell’ufficio del genio civile per le opere marittime, del capo del competente ufficio del territorio del Ministero delle finanze e dal sindaco o da loro delegati.’” Non conosciamo ancora i dettagli delle indagini, ma è molto probabile che le domande che abbiamo posto al Governatore combacino con quelle della Procura: la risposta scritta l’abbiamo ricevuta poco più di un mese fa, quando arriverà la discussione in Aula il presidente avrà sicuramente bisogno di rivedere le sue convinzioni”.
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