Ultim’ora. Ricatto al Governatore Frattura, assolti Papa e Petescia. Le reazioni

Flash ore 15,15 – Il magistrato Fabio Papa e la giornalista Manuela Petescia sono stati assolti dal tribunale di Bari, perché  il fatto non sussiste, questa la decisione dei giudici del Tribunale pugliese. La sentenza è  di pochi minuti fa. Seguono aggiornamenti

Ore 16.30 – Il gup del Tribunale di Bari Antonio Diella ha assolto “perché il fatto non sussiste” la giornalista molisana Manuela Petescia e il magistrato Fabio Papa, ex pm di Campobasso, imputati nel processo sul presunto ricatto al governatore del Molise, Paolo Di Laura Frattura. La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con rito abbreviato in cui erano costituite parti civili la Regione Molise, presidenza del Consiglio dei Ministri, Frattura e l’ex questore di Campobasso Giancarlo Pozzo. Agli imputati il pm di Bari Pasquale Drago contestava a vario titolo i reati di tentata estorsione, tentata concussione,abuso d’ufficio,rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio e falso ideologico. Secondo l’accusa, Petescia e Papa (chieste rispettivamente condanne a 2 anni e 8 mesi e 4 anni), nel corso di una cena avrebbero chiesto a Frattura una legge per l’editoria e finanziamenti a sostegno di Telemolise, minacciando in caso di rifiuto ripercussioni giudiziarie e una campagna denigratoria contro di lui. (Ansa).

FRATTURA  – Rispetto la sentenza emessa dal giudice del tribunale di Bari. Resto convinto di aver agito come era mio dovere fare: i fatti così come accaduti andavano rappresentati a un magistrato per la gravità che suggerivano. E io l’ho fatto. Evidentemente il giudice non ha ravvisato in essi quei profili di reato che invece vi ha riconosciuto il procuratore di Bari. Prendo atto della decisione, lo ripeto, con assoluto rispetto. So di aver agito con scrupolo e coscienza per circostanze che andavano denunciate e che non mi risulta siano state ritenute non vere.

Avvocato MESSERE – “Le menzogne mirate a distruggere Telemolise e ad annientare il magistrato che indagava sulla Biocom sono emerse in tutta la loro vergogna”. Così la giornalista Manuela Petescia commenta la sentenza di assoluzione emessa oggi a Bari nei suoi confronti nel processo sul presunto ricatto al governatore del Molise, Paolo Di Laura Frattura. Petescia preannuncia inoltre per domani, venerdì 5 maggio, una conferenza stampa a Campobasso alle 16.30 dei suoi avvocati e dei difensori dell’ex pm di Campobasso, Fabio Papa, anch’egli imputato nel processo. Proprio uno dei legali, Arturo Messere, esprime la sua soddisfazione per il verdetto: “Ho sempre sostenuto l’innocenza del dott. Papa e della dottoressa Petescia – afferma – e la decisione di oggi è il riscontro oggettivo di quanto ho sempre affermato e che come me ha ritenuto un giudice intelligente, colto e sereno che fa onore alla giustizia italiana”. (ANSA).

Michele IORIO – Le sentenze non si commentano, si accettano. Eppure l’assoluzione del pm Fabio Papa e del direttore di Telemolise Manuela Petescia merita un’osservazione particolare. Io personalmente sono stato direttamente interessato all’esito della vicenda per il rapporto umano che mi lega a Manuela Petescia di cui conosco l’onestà e la dedizione al suo lavoro. Sono dunque felice per la mia amica di sempre, Manuela. Sono sempre stato convinto della sua innocenza turbata da accuse infamanti e deliranti. Esprimo soddisfazione anche per il pm Fabio Papa che si è sempre contraddistinto, sul piano professionale, per la sua integerrima condotta che mai mi ha fatto ipotizzare che potesse anch’egli essere accusato di un reato inesistente. Le considerazioni politiche che derivano da questa squallida vicenda vanno valutate con lucidità vista l’ombra che si abbatte sulla figura del presidente della Giunta regionale del Molise. Al momento resta la soddisfazione di vedere due persone innocenti ingiustamente accusate che hanno lottato e ottenuto giustizia.

 

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