Scomparso Guido Di Ninno, dirigente storico della Cna Molise

Dirigente storico della CNA Molise, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato, a cui aveva dedicato un’intera vita di impegno professionale con generosità, competenza e passione, è scomparso oggi improvvisamente Guido Di Ninno. Considerato una persona di rara tenacia, che si era adoperata a tutela degli artigiani molisani nella Giunta della Camera di Commercio, nelle Commissioni dell’Artigianato a vari livelli, nella Commissione Regionale Tripartita, all’INPS, all’INAIL, negli Enti Bilaterali e in qualsiasi altra sede istituzionale, amministrativa e sociale che richiedeva un’attività della rappresentanza del Partenariato Economico e Sindacale. Profondo conoscitore delle problematiche delle piccole imprese, delle ditte individuale e del mondo dell’artigianato, si era distinto in una molteplicità di iniziative operative per agevolare l’accesso al credito con i consorzi di garanzia, per una legislazione di sostegno al settore e per veicolare incentivi allo sviluppo alle aziende artigiane all’interno della programmazione nazionale e regionale. “Ebbi modo di conoscere il Direttore Regionale della CNA in riunioni convocate in anni lontani dal nostro partito di riferimento che in quel periodo promuoveva confronti di merito tra i propri dirigenti impegnati nelle organizzazioni imprenditoriali e nelle associazioni sindacali sulle tematiche dello sviluppo e del lavoro”, commenta il consigliere regionale Michele Petraroia, che ricorda la figura di Guido Di Ninno. “Ho avuto modo di condividere con Guido e con l’inseparabile amico, dirigente e collaboratore di una vita, Carmine Macoretta, l’esperienza della programmazione negoziata dal basso ed il Forum degli Interessi, la definizione del Patto Territoriale Europeo del Matese e diverse intese sindacali, accordi territoriali e progetti per la tutela contrattuale e per la sicurezza dei lavoratori. La sua scomparsa lascia un vuoto in ciascuno di noi e priva il Molise di una figura che ha saputo dare alla sua terra un contributo concreto, sobrio e fattivo, con rara umiltà e offrendo un esempio di abnegazione sindacale e professionale che custodiremo con stima e rispetto nei nostri cuori. Alla sua famiglia, alla sua Civitacampomarano, alla sua CNA e ai suoi artigiani che gli hanno voluto sempre bene, giunga un grande abbraccio in suo ricordo”.

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