Mercoledì 24 maggio alle ore 16.30 nell’Area Didattica della Fondazione (piano terra) “Giovanni Paolo II” si terrà il seminario “La medicina di un genere? Prendersi cura delle differenze”, a cui tutti gli interessati possono partecipare. L’evento è organizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo in collaborazione con l’Associazione IRIS. Nel corso del pomeriggio diversi esperti dibatteranno sul tema della “medicina di genere” o gender medicine, che si concentra sull’impatto sulla salute del ‘genere’, cioè quella complessa interazione tra il sesso (inteso come marcatore biologico del corpo) e il comportamento psicologico e culturale, legato invece al retroterra etnico, sociale e religioso di ognuno di noi. Oltre alle ben conosciute differenze biologiche tra uomini e donne, da sempre più numerosi studi emerge infatti che i due sessi sono esposti anche a fattori psicosociali diversi, che hanno effetti importanti sulla salute: per garantire alle donne e agli uomini la migliore assistenza possibile, quindi, servono conoscenze e capacità cliniche specifiche, che tengano conto delle interazioni complesse tra ambiente, biologia e fattori psicosociali. Dato che la medicina di genere ragiona su questi fattori e sulle loro dinamiche, rappresenta uno degli esempi di ‘ponte’ tra le scienze umane e quelle bio-mediche, ed è oggetto di crescente interesse da parte degli operatori della sanità e dei cittadini. Dopo i saluti del Direttore Generale della Fondazione, Mario Zappia, del Presidente di Iris, Domenico Mantegna, e del Presidente IPASVI, Mariacristina Magnocavallo, relazioneranno sull’argomento la professoressa Giuseppina Sallustio, il professor Sergio Storti e la dottoressa Giuditta Lembo.
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