Calendario venatorio, Manzo: ‘Ispra rileva criticità’

“Sulla proposta di calendario venatorio per la stagione 2017-2018, l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione Ambientale) ribadisce che secondo la normativa nazionale le Regioni hanno autonomia solo per quanto concerne la gestione faunistico-venatoria, mentre le tematiche attinenti alla tutela ambientale e la conservazione della natura rimangono di pertinenza statale”. A sottolinearlo è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Patrizia Manzo, che evidenzia gli aspetti più critici dei provvedimenti legati al calendario venatorio della prossima stagione secondo il parere Ispra. “Al riguardo, suggerisce di vedere i pronunciamenti su materie specifiche, ma di ampia valenza (come nel caso dell’elenco delle specie cacciabili e dei tempi di caccia), della Corte Costituzionale. Pertanto, nel trattare gli aspetti tecnici di propria competenza e in considerazione del quadro normativo, l’Ispra ha formulato valutazioni su alcuni temi trattati dal calendario che non ritiene condivisibili sotto il profilo tecnico-scientifico, esprimendo parere sfavorevole. Per quanto concerne, invece, il regolamento per il prelievo di selezione del cinghiale, bisogna specificare che l’Ispra ha dato parere favorevole al piano di abbattimento e non al regolamento in quanto non di sua competenza, rimanendo tuttavia a disposizione per eventuali integrazioni al piano, relative ad alcune aree critiche, al fine di assicurare la salvaguardia dell’Orso bruno. Il regolamento, assegnato alla II Commissione consiliare in sostituzione del Comitato per la legislazione non ancora istituito a causa dei ritardi inspiegabili nell’approvazione del nuovo regolamento interno dell’assemblea regionale, non ha riscontrato parere favorevole in quanto non sono pervenuti chiarimenti al fine di verificare che il potere regolamentare sia stato correttamente esercitato, quindi non abbia violato l’articolo 48 dello Statuto regionale. Sono queste le motivazioni, non di poco conto, che non ci hanno messo nella condizione di dare un parere favorevole ai due provvedimenti in questione. Tuttavia, i pareri delle Commissioni non sono vincolanti, anzi ultimamente sembra siano acquisiti più per prassi che per rispetto delle funzioni di uno dei massimi organi della Regione.”

 

 

Exit mobile version