Ulivo 2.0, leader cercasi. Strada spianata per Antonio Di Pietro

La sfida a Paolo Frattura e ai suoi sodali all’interno del centrosinistra in vista delle elezioni regionali, dopo la ‘consacrazione’ dell’Ulivo 2.0 molisano al caffè letterario di Campobasso, inizia a concretizzarsi. Al Dopolavoro Ferroviario si rivedono i volti del precedente appuntamento, in aggiunta a qualche nuova presenza di peso come quella del vice segretario regionale del Partito Democratico Michele Di Giglio. In tutto si contano circa 150 persone. Come era stato annunciato, Ruta e company hanno illustrato i cinque punti programmatici su cui puntare: sanità e politiche sociali; infrastrutture; lavoro; sviluppo; ricerca e formazione. Quello che manca, oltre alla redazione di un programma maggiormente dettagliato, è il leader che terrà insieme i pezzi del centrosinistra critico nei confronti dell’attuale governo regionale e che intende voltare pagina. Ruta non fa nomi, “il candidato presidente verrà dalla società civile”, aveva detto l’ultima volta. Al dopolavoro fa capire che chi vuole farsi avanti sarà selezionato. Ma non tramite le primarie. “Quando le avevamo chieste abbiamo ricevuto risposte strafottenti e arroganti”, precisa il parlamentare Danilo Leva. E dal momento che il centrosinistra correrà diviso le consultazioni saranno interne. “Ma lo sceglieremo tutti insieme”, ha detto Ruta. “Più nomi avremo, più sarà semplice capire chi dovrà essere investito della candidatura”. Gli stessi Ruta e Leva sembrano esclusi dalla corsa, incaricati solo di gestire la squadra. Fra i papabili noti potrebbe invece rientrare Antonio Di Pietro. L’ex pm ed ex leader dell’Idv più volte ha fatto sapere che non si sarebbe tirato indietro se necessario. Questa potrebbe essere l’occasione ‘necessaria’, una leadership con l’Ulivo 2.0, accettando la sfida a Frattura, a Fanelli e al Pd renziano.

 

 

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