Immigrati in città, Coalizione Civica: ‘Si rispetti clausola di salvaguardia’

La Coalizione Civica a Palazzo San Giorgio ha presentato una interrogazione da discutere in Consiglio comunale per conoscere la situazione degli immigrati in città. Ecco il testo completo:

“Preso atto che oggi nel nostro Paese sono accolti quasi 200mila rifugiati extracomunitari con un notevole incremento negli ultimi giorni viste le condizioni atmosferiche;
Tenuto conto che il Molise risulta tra le regioni d’Italia quella più “ospitante” in materia di accoglienza di rifugiati extracomunitari con quasi 600 immigrati accolti nei centri SPRAR Molise e con 15 Enti locali titolari di progetti;
Visto che, secondo i dati in nostro possesso, in generale si parla di oltre 3.600 immigrati ospitati al 30 dicembre 2016 nella nostra Regione, con un indice superiore alla media sia nazionale che del Mezzogiorno;
Considerato che anche la Città di Campobasso, con i suoi progetti Sprar e i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) costituitisi, accoglie un numero considerevole di immigrati superiore alla media nazionale;
i sottoscritti Consiglieri comunali della Coalizione Civica hanno presentato un’interrogazione urgente e con risposta scritta al Sindaco e che sarà discussa nella seduta di Consiglio Comunale di Mercoledì 26 Luglio p.v., per essere messi al corrente in merito al:
• Numero totale dei progetti SPRAR dell’ambito di Campobasso;
• Numero totale dei CAS;
• Numero totale di rifugiati presenti in città accolti attraverso i progetti SPRAR
• Numero totale di rifugiati presenti in città accolti attraverso i CAS;
• Chi gestisce i progetti SPRAR dell’ambito Sociale di Campobasso.
La necessità di avere un quadro chiaro sul numero di immigrati presenti nella nostra città – sostengono Pilone, Cancellario, Fasolino e Tramontano – scaturisce dal fatto che riteniamo sia indispensabile un maggiore monitoraggio sul fenomeno che, seppur per ora sottocontrollo, richiede una supervisione più legittima da parte dell’Amministrazione Comunale. Soprattutto per ciò che concerne i CAS – continuano i Consiglieri di opposizione – l’esigenza di avere una supervisione effettiva da parte dell’Ente risulta dovuta tenuto conto che nella maggioranza dei casi si tratta di accoglienze ‘emergenziali’, spesso non concordate con i Sindaci, che danno luogo di sovente a concentrazioni eccessive soprattutto in quei Comuni di più piccole dimensioni, ma che possono diventare insostenibili anche in territori più grandi.
Preso atto anche dell’ultimo bando emanato dalla Prefettura sui progetti di accoglienza degli immigrati e contestato da alcune associazioni che operano nel settore per il protocollo poco compatibile, in termini di competenze, con le reali funzioni in capo alle stesse organizzazioni addette all’accoglienza dei rifugiati e visti anche gli ultimi episodi verificatisi a Campobasso in merito alle presenze di immigrati irregolari puntualmente rimpatriati dalle Forze dell’Ordine, al quale va un plauso per il proficuo lavoro svolto e l’attenzione continua sul territorio – proseguono ancora i Consiglieri della Coalizione Civica– risulta fondamentale ristabilire il principio base che individua la Governance in mano al Sindaco, che può quindi tornare a decidere, insieme alla sua comunità, numeri, modalità e soggetti da coinvolgere per organizzare l’accoglienza sul suo territorio anche in base alla direttiva del Ministro dell’Interno dell’11 Ottobre 2016, relativa alle regole per l’avvio di un sistema di ripartizione graduale e sostenibile dei richiedenti asilo e rifugiati sul territorio nazionale attraverso lo Sprar, con la quale si prevede una “clausola di salvaguardia” che rende esenti dall’attivazione di “ulteriori forme di accoglienza” quei Comuni che appartengono alla rete Sprar o che hanno manifestato la volontà di aderirvi.
Ecco perché – concludono i Consiglieri – insieme ad un’attività di maggiore coinvolgimento del Comune, chiediamo con forza, una volta a conoscenza dei numeri effettivi, che sia rispettata la “clausola di salvaguardia” richiesta dal Comune visto che Campobasso, rientrante nella rete Sprar, soddisfa la quota di posti assegnata dal Piano Nazionale di ripartizione richiedenti asilo e rifugiati”.

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