Arrestato per borseggio, chiede clemenza al giudice e si scaglia contro il pm

Ore 21.30. E’ andato in escandescenza nell’aula del tribunale di Campobasso durante la convalida dell’arresto, arrivando a scagliarsi verbalmente contro il pm. E’ successo questa mattina nell’ambito della direttissima a carico del 36enne T.M., pregiudicato campobassano noto per essersi reso protagonista fra le altre cose di una rapina ai danni dell’ex farmacia di via Toscana nel settembre 2015 e del furto del portafogli ai danni di un anziano a cui aveva prestato assistenza per attraversare la strada a giugno di quest’anno, episodio quest’ultimo che gli era costata una misura cautelare agli arresti domiciliari eseguita il 13 agosto. Dopo una decina di giorni l’uomo è stato pizzicato dagli agenti della Polizia di Stato fuori dalla sua abitazione, senza permesso, ed è stato tratto in arresto con l’accusa di evasione. Pare che il 36enne, tossicodipendente, avesse deciso di prendere un pò d’aria in città per andare a trovare alcuni amici. Questa mattina il pregiudicato è stato accompagnato in tribunale e ascoltato dal giudice D’Onofrio in presenza del suo avvocato di fiducia. Nel corso dell’interrogatorio ha provato ad ottenere clemenza dal magistrato ma quando il pm ha chiesto che venisse applicata la misura cautelare in carcere per l’aggravamento della sua posizione, l’uomo – evidentemente condizionato dal suo stato psicofisico dovuto ad una probabile crisi d’astinenza da sostanze stupefacenti – è andato in escandescenza, aggredendo verbalmente il pubblico ministero. Il 36enne a quel punto sarebbe stato momentaneamente allontanato e l’udienza sarebbe ripresa poco dopo in un clima maggiormente disteso. Dopo la camera di consiglio il giudice ha disposto il trasferimento in carcere del pregiudicato mentre l’avvocato ha chiesto i termini a difesa per valutare insieme al suo assistito il da farsi al fine della definizione della posizione di quest’ultimo, in vista della prossima udienza, fissata al 29 settembre.

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