‘Dopo di noi’, l’esempio Molise portato a Roma

“La legge sul Dopo di noi, applicazione e strumenti”. È questo il titolo del congresso nazionale svoltosi il 26 e 27 settembre scorsi a Roma, organizzato da Confcooperative – Federsolidarietà, in collaborazione con Fon. Coop e ICN Italia Consulting Network. All’attenzione dei presenti l’esperienza della Regione Molise, presa come esempio di efficacia, efficienza e velocità. Mentre altre Amministrazioni regionali, infatti, ancora non emettono i primi bandi ai sensi della legge 112/2016, la Regione Molise si è già attivata in tal senso, non solo emanando un bando che mette a disposizione i 450mila euro stanziati dal Governo nazionale per i progetti locali, ma dotandolo anche di alcuni caratteri di innovatività, che sono stati ampiamente apprezzati dai presenti. A rappresentare il nostro territorio, il presidente della Cooperativa LAI, Nino Santoro, associata a Confcooperative Molise, intervenuto come componente del Consiglio regionale della stessa Confcooperative e Federsolidarietà Molise. “Si tratta dell’unico bando in Italia senza scadenza, fino ad esaurimento fondi”, ha spiegato Nino Santoro, che ha fortemente voluto tale innovazione. La LAI, infatti, ha collaborato a lungo con l’assessorato guidato da Vittorino Facciolla e diretto dal dott. Colata per giungere a un documento condiviso e utile per le esigenze delle associazioni locali. “La Regione ha recepito le istanze che la LAI ed altre famiglie hanno richiesto nel rispetto della Legge112/2016 e questo ha reso il bando regionale innovativo rispetto agli altri”, ha commentato. Inoltre, la Cooperativa LAI collabora con le famiglie che vogliono intraprendere un progetto di vita indipendente per persone disabili gravi con particolare riguardo alla disabilità mentale. Il bando è stato più volte preso ad esempio dalle altre regioni, come l’Emilia Romagna e la Lombardia da sempre all’avanguardia nel settore sociale. A tesserne le lodi anche Giuseppe Guerini presidente nazionale di Federsolidarietà Confcooperative e Umberto Zandrini, consigliere nazionale che hanno evidenziato come da un piccolo territorio, e non solo dalle aree più grandi, possono partire le buone prassi. “La legge 112 del 2016 è l’occasione per riportare all’attenzione delle nostre cooperative sociali il tema del ‘durante noi… dopo di noi’ – hanno spiegato gli organizzatori – provando a consolidare o riallacciare il rapporto fiduciario tra cooperative sociali e associazionismo familiare stimolando In entrambe le componenti una nuova modalità di fare progettualità comune”. Una vera e propria battaglia culturale che si sta combattendo in Italia; Confcooperative e Federsolidarietà sono in prima linea per garantire un ruolo fondamentale all’associazionismo familiare per promuovere e progettare rinnovati modelli di intervento, ma anche per vigilare sulla corretta applicazione di un quadro normativo che per la prima volta pone al centro del progetto di vita la singola persona disabile.

 

 

 

 

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