Infanzia e vecchiaia in un progetto pilota: nasce ‘Un curioso girotondo’

Si chiama “UN CURIOSO GIROTONDO” ed è il progetto di interazione fra generazioni che prenderà presto vita all’interno della Residenza per anziani di Ripabottoni. A presentare l’iniziativa la Direttrice della Casa di Riposo e Presidente dell’ANPEAS onlus, Patrizia Pano, che ha illustrato a tutti i presenti il progetto pilota, unico in Molise e in tutta l’Italia meridionale, nato con l’obiettivo di integrare perfettamente infanzia e vecchiaia che vedrà bambini in età prescolare e anziani svolgere insieme attività ludico-ricreative, culturali, aerobiche e artistiche condividendo spazi e momenti della giornata. In apertura, la direttrice Pano ha ringraziato tutti gli attori e gli Enti coinvolti nel progetto: la Cooperativa Sociale Sirio, la Fondazione “Arturo Giovannitti” e l’Istituto Omnicomprensivo di Casacalenda che, unitamente all’A.N.P.E.A.S., si sono mostrati subito entusiasti e pronti a collaborare all’iniziativa. “Il Molise – ha ricordato la direttrice Pano – è la regione con il più alto indice di vecchiaia e la mission è proprio quella di garantire ai nostri anziani la migliore assistenza e qualità di vita possibile fornendo loro stimoli sempre nuovi. Da qui l’idea di mettere a confronto due generazioni, due mondi diversi che potranno, grazie al progetto, trarre benefici gli uni dagli altri. Gli incontri a cadenza settimanale si svolgeranno all’interno della Casa di riposo di Ripabottoni nei giorni di martedì e giovedì, dalle 9:30 alle 11:30 fino al prossimo 20 dicembre. Tutto sarà studiato per coinvolgere al meglio gli attori dell’esperimento, sotto la supervisione attenta del personale qualificato della struttura e dei ragazzi volontari del Servizio Civile. I giochi e i laboratori si faranno insieme, i nonni potranno ancora sentirsi utili al prossimo e siamo sicuri che si divertiranno grazie alla gioia e alla spensieratezza contagiosa dei bambini dimenticando così la solitudine e l’isolamento sociale che accelerano il declino fisico e mentale. “In questi tre mesi di incontri – ha concluso la Direttrice della Casa di Riposo – raccoglieremo anche dati che saranno poi utilizzati per l’elaborazione di una ricerca sociale, quantitativa e qualitativa. Siamo certi della riuscita del progetto e delle ricadute positive che avrà non solo sugli ospiti della nostra Struttura ma anche sui bambini che a volte non hanno la possibilità di confrontarsi con gli anziani. Le reazioni e le impressioni che abbiamo registrato già solo alla presentazione ci fanno ben sperare!”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Exit mobile version