Storie di povertà e lotta per la sopravvivenza: conclusa la missione popolare

Si è conclusa la missione popolare in città che ha coinvolto i giovani del seminario regionale abruzzese e molisano ‘San Pio X’ di Chieti. Accompagnati dai sacerdoti, dagli educatori, dagli operatori pastorali e dalle comunità parrocchiali e ospiti nelle case delle famiglie termolesi, i seminaristi hanno condiviso un’esperienza unica di fede, testimonianza e ascolto immergendosi nelle singole realtà cittadine. Numerose le iniziative organizzate per favorire un contatto diretto con i problemi, le attività delle parrocchie e le storie di tanti ragazzi, genitori, anziani, malati, poveri e di tutti coloro che hanno partecipato con entusiasmo e senso di unità alla missione cittadina che si incastona nella visita pastorale indetta dal vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca. Un clima di accoglienza, condivisione e sensibilità all’ascolto ha caratterizzato una settimana intensa e carica di emozioni. Al mattino i seminaristi hanno incontrato gli studenti nelle scuole insieme agli insegnanti di religione in una città in cui orbitano migliaia di studenti. Nel pomeriggio le attività nelle parrocchie con i vari gruppi, come l’Acr. Non è mancato un confronto su temi di attualità, sulla scelta e il cammino di voler diventare sacerdoti e sul senso di una missione popolare aperta alla partecipazione di tutti. I seminaristi sono stati ospiti a casa delle famiglie, hanno pranzato alla mensa della Caritas avendo modo di conoscere da vicino anche situazioni di singoli nuclei familiari fino alle storie di chi ogni giorno vive nell’emergenza povertà e nella solitudine. In serata, invece, le abitazioni sono diventate dei centri di ascolto per l’annuncio della Parola di Dio e la riflessione. Spazio, inoltre, a una ‘missione di carità’ con la visita nei luoghi della sofferenza e del dolore ma anche della speranza come l’ospedale San Timoteo, la cittadella della Carità, la comunità di recupero ‘Il Noce’, la casa famiglia ‘Lucia e Bernardo Bertolino’ dell’associazione Iktus e la comunità casa di preghiera e accoglienza di Difesa Grande. “Il valore di un’esperienza così intensa come la missione cittadina – ha osservato don Benito Giorgetta, vicario della zona pastorale di Termoli-San Giacomo – si misurerà con il tempo perchè queste giornate così ricche di esperienze e laboriose rappresentano un seme gettato che ora ha bisogno del suo tempo per attecchire, germogliare e svilupparsi. Così sarà per questa missione popolare insieme ai nostri giovani, alle famiglie, alle comunità parrocchiali con le loro variegate realtà; un seme che ha bisogno di essere accolto, custodito e, nella logica evangelica, fecondato dalla ricchezza dello spirito che lo renderà fruttuoso e operoso. I frutti saranno sicuramente tanti perchè nasceranno dal carisma di questi giovani che ci hanno testimoniato la loro fede e il loro entusiasmo di essere innamorati di Cristo e di aver intrapreso la strada che, se Dio vorrà, li porterà al sacerdozio ministeriale”. La missione si è conclusa domenica primo ottobre con una messa solenne nella chiesa di San Timoteo, presieduta dal vescovo De Luca, con la partecipazione degli educatori del seminario e di alcuni parroci. “Una celebrazione ricca, intensa e partecipata che – ha aggiunto don Benito Giorgetta – sarà ricordata a motivo del desiderio che questa città possa risvegliare la propria fede o, come direbbe San Paolo al suo discepolo prediletto Timoteo del quale abbiamo l’onere e onere di custodire il corpo, ‘ravvivare il dono di Dio in te’. La presenza di questi giovani ha avuto proprio questo obiettivo. Per il solo fatto che questa missione sia stata pensata – ha concluso – si può dire che sia riuscita con la messa in cantiere di una grande opera, quella dell’evangelizzazione che continuerà fino a quando l’uomo potrà contemplare la bellezza di Dio”.

 

 

 

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