Ripresa contro disoccupazione, Renzi e Pd ripartono dal Molise a… doppio binario

Per Matteo Renzi è stato un ritorno in Molise, dopo la visita in veste di premier per la firma del Patto per il Sud. Il segretario nazionale del Pd, però, ha dovuto fare i conti anche con un gruppo di oppositori all’arrivo alla stazione ferroviaria di Termoli intorno alle 20 di questa sera a bordo del treno ‘Destinazione Italia’. Agli applausi e ai sostegni di iscritti e simpatizzanti si sono aggiunti presto i fischi e le urla di componenti di associazioni e formazioni politiche avversarie, che hanno costretto l’ex sindaco di Firenze a salire sull’auto che lo ha accompagnato presso la Cantina Sociale Nuova Cliternia, a Campomarino. Qui Renzi ha trovato ben altro clima, con richieste di autografi sul suo ultimo libro e gli agricoltori che lo hanno guidato nella visita degli impianti della cooperativa vinicola. Ad accoglierlo a Termoli e accompagnarlo all’incontro pubblico, fra gli altri, il governatore Frattura, la segretaria regionale Fanelli, la parlamentare Venittelli, il sindaco Sbrocca e l’assessore regionale Facciolla. Quello di Campomarino, secondo la Fanelli, non è un luogo scelto a caso, dopo la distruzione di alcuni vigneti di qualche settimana fa, ma appunto l’occasione per lanciare un messaggio forte e chiaro ai tentativi di infiltrazione malavitosa che da tempo si registrano in Molise: “Non abbiamo paura di voi, non ci fermerete”. «L’esempio migliore per dire no ad ogni chiusura e uso della forza. Per rappresentare la dignità e l’onestà del Molise. Perché noi pensiamo che la strada sia un’altra. L’apertura. E ce la faremo. Ancora una volta», ha spiegato la segretaria regionale del Partito Democratico. Da Campomarino, dalla Cantina Cliternia che lavora sulla cooperazione, sull’export e sulla qualità, che riparte il percorso di ascolto e dialogo del Pd per raccogliere le richieste dei luoghi, delle imprese e dei lavoratori. “Rifiutiamo un futuro che è già passato. Perché “il Molise che non esiste”, ironico libro su di noi, resti una provocazione. Con gli anni a guida centro-destra, il modello locale è stato implicitamente o esplicitamente quello della bulimia del sistema pubblico. Il governo a guida PD ha perseguito un modello diverso. Uscita dalle partecipazioni nelle imprese decotte e nei vari soggetti della galassia del para pubblico. La sofferta e necessaria riforma della sanità. La riduzione delle tasse. Unitamente a questa ricetta più liberale, sperimentazione di interventi per la povertà e avvio di una riconfigurazione di welfare locale di servizi sociali. L’area di crisi per stare vicino a chi nel mentre aveva perso lavoro e politiche attive. L’ambiente e il territorio. Senza paternalismo, per creare le condizioni di un ecosistema di successo per fare crescita, sviluppo e occupazione. E ci stiamo riuscendo. Stiamo ripartendo”, ha detto ancora la Fanelli, citando la Svimez ed il suo ultimo rapporto con il PIL del Molise a più 1,6 (2016 su 2015). “Bronzo dopo Campania e Basilicata. Cresce il lavoro, il Molise è la medaglia d’oro del Sud con un più 3,4 e i dati record di agricoltura e edilizia (con quasi più 20% ciascuno). E più 11% l’occupazione dall’inizio del governo di centrosinistra a oggi (primo trimestre 2013, secondo trimestre 2017). I dati sono dell’Istat e conclamano circa 10.000 occupati in più per il Molise. 10.000 lavoratori. Persone che vivono e tornano ad avere sogni. Ma con onestà dobbiamo anche riconoscere che i problemi del Molise restano tanti: la forte povertà, dopo 15 anni di recessione. Il lavoro giovanile e femminile che non c’è. L’emigrazione selettiva, lo spopolamento, rarefazione dei servizi territoriali, frane e strade impraticabili incompiute e borghi di pietre cadenti. Insomma, il futuro è già qui, ma non è ancora equamente distribuito. È questo il nostro impegno, quello che abbiamo promesso a Matteo Renzi. Accelerare la direzione avviata, rendendo persone e luoghi più eguali nei diritti. Per gli ultimi. Con coraggio e orgoglio. Più fieri di noi stessi, per quanto realizzato dal nostro governo nazionale e regionale. E al segretario nazionale abbiamo chiesto una maggiore attenzione per il raddoppio ferroviario tra Termoli e Lesina; per la Zes del Molise complementare all’area di crisi. Ma anche il rifinanziamento delle aree interne per un Molise che non lascia nessuno indietro. Costa, mare, sbarchi, accoglienza. E ancora prodotti identitari e a forte connotato locale. Per questo ringraziamo Matteo Renzi – ha concluso il Segretario del Pd Molise – perché serve una politica che venga nei luoghi. Per capire e incoraggiare. Che viene qui per ascoltare, in una campagna fatta più di orecchie che di corde vocali. Serve un centrosinistra il più ampio possibile. Inclusivo. Aperto alla società civile e all’associazionismo. Che sappia guardare al centro e a sinistra, anche oltre i movimenti e i partiti tradizionali. Ai singoli cittadini che vogliono partecipare. Il punto è avere un orizzonte comune, non un perimetro angusto. No ai veti. Questo è il centrosinistra che serve all’Italia. Il destino è solo nelle nostre mani. Serve utopia e buon governo. Squadra e leader”.

Frattura: ‘Renzi ha conosciuto la parte produttiva che porta in alto il Made in Molise’. “Tra gli appunti che Matteo Renzi sta prendendo nel suo viaggio in giro per le province italiane, c’è la bella pagina, autentica diretta e senza filtri, scritta a Campomarino nella Cantina Cliternia. Il segretario nazionale del Partito Democratico ha conosciuto la parte produttiva che porta in alto il nostro Made in Molise perché al lavoro ogni giorno e in silenzio unisce passione, onestà e sapienza, superando difficoltà e battute d’arresto con coraggio, senza mai piangersi addosso. Renzi ha incontrato donne e uomini di norma lontani dai riflettori, una scelta il cui valore non ci sfugge: un viaggio, il suo, nella quotidianità vera, quella che vive la qualità delle azioni politiche che assumiamo. Il Pd è tornato ai binari dell’ascolto e del confronto reali: è il modo giusto per continuare a governare bene. Come abbiamo fatto in questi anni, viaggiando insieme e allineati per rilanciare crescita e sviluppo nella nostra regione con il Patto per il Molise. Aspettiamo Matteo Renzi per la prossima tappa nella provincia di Isernia. Anche lì troverà il Molise che fa e ottiene riconoscimenti con un export che testimonia la qualità produttiva di cui siamo capaci. Lo aspettiamo di nuovo con lo stesso affetto e la stessa partecipazione con cui l’abbiamo accolto ieri a Termoli. Ai cori dei contestatori, i soliti noti amplificati strumentalmente dagli altrettanto soliti noti, non possiamo che rispondere come Matteo ha fatto dalla Gruber, poco prima del nostro incontro: anche a loro, soprattutto a loro, auguriamo di vivere nell’affetto che la maggioranza dei cittadini, italiani e molisani, ci riserva a ogni incontro. È così che il Pd va avanti, insieme”.

Exit mobile version