Ultim’ora. Traffico di stupefacenti tra Molise e Puglia, 4 arresti

Ore 9. Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Larino a carico di altrettanti soggetti che sono state eseguita all’alba dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Campobasso a cavallo fra il Molise e la Puglia, precisamente a Termoli, Portocannone e San Severo. Gli arresti sono giunti al termini di una vasta operazione antidroga. I dettagli saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Larino, che sarà tenuta alle 10 dal Procuratore Ludovico Vaccaro.

Aggiornamenti. Si chiama Green Energy l’operazione antidroga condotta dal Nucleo Investigativo del comando provinciale dei Carabinieri di Campobasso che ha portato all’alba di oggi all’arresto di quattro persone, due in Molise e due in Puglia. Si tratta di un 70enne di Portocannone, un 40enne di Termoli, un uomo e una donna di San Severo, tutti pregiudicati per reati specifici. I due molisani si trovano reclusi presso la casa circondariale di Larino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ci sono inoltre altre sette persone indagate nell’ambito dell’inchiesta, cinque residenti a Campobasso e due a Foggia. Nelle carte degli inquirenti sono documentate centinaia di cessioni di hashish, marijuana e cocaina e decine di assuntori segnalati alla Prefettura. Le basi del rifornimento si trovavano principalmente a Foggia e Lesina. L’inchiesta, coordinata dal Procuratore Ludovico Vaccaro (che nelle prossime settimane sarà trasferito alla Procura di Foggia) e dal sostituto Ilaria Toncini, è partita da un arresto eseguito il 23 settembre 2014, quando in una campagna di San Giacomo degli Schiavoni i Carabinieri del Nucleo Investigativo scoprirono una piantagione di marijuana, dal peso complessivo di 45 chili di droga e una potenziale produzione di 11.300 dosi, come ricordato dal Capitano Vincenzo Di Buduo, che ha illustrato i dettagli dell’operazione insieme al Procuratore Vaccaro e al Maggiore Nicolino Petrocco. Appostamenti, riscontri e intercettazioni telefoniche hanno permesso di ricostruire un fenomeno dilagante che trovava la fonte oltre il confine e si concretizzava nello spaccio in Basso Molise, fino a Campobasso. Nelle prossime settimane potrebbero esserci ulteriori sviluppi.

 

 

 

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