La laboriosa attività di indagine posta in essere dalla Polizia di Stato, a seguito degli ultimi furti denunciati nella provincia isernina ha consentito di trarre in arresto in flagranza di reato due pluripregiudicati, uno di origini campane di anni 35 ed il secondo di origini serbe di anni 38 residenti nell’hinterland napoletano. Durante un servizio mirato a contrastare tale fenomeno personale della Squadra Mobile di Isernia notava sulla SS 85 Venafrana un’autovettura con due uomini sospetti che si dirigeva presso questa provincia. Il veicolo veniva pedinato fino all’ingresso del comune di Macchia di Isernia, in Via Marconi. I due con fare circospetto si portavano verso alcune abitazioni isolate, veniva quindi effettuato un servizio di appostamento che permetteva al personale operante di individuare i 2 soggetti fuoriuscire da un appartamento con alcune buste piene di refurtiva. Il personale della Squadra Mobile interveniva immediatamente al fine di bloccare i 2 individui che in maniera frettolosa salivano sull’autovettura cercando di guadagnarsi la fuga. Si intraprendeva, quindi, un intenso e pericoloso inseguimento sulla S.S. 85 Venafrana, fino al territorio del Comune di Pozzilli (IS), che solo grazie all’audacia ed alla professionalità degli operatori si concludeva con il fermo e l’arresto dei fuggitivi. La brillante operazione ha permesso di rinvenire la merce trafugata consistente in un ingente quantitativo di argenteria, monili in oro, orologi, quadri, alcolici di pregio ed inoltre di sequestrare attrezzi atto allo scasso nonchè l’autovettura utilizzata dai rei, una FIAT Grande Punto. Nel corso dell’operazione, a seguito della resistenza posta in essere dagli arrestati due operatori rimanevano contusi, riportando prognosi guaribili in giorni 5 e 6. In questi uffici le vittime, prontamente individuate, formalizzavano l’atto di denuncia/querela riconoscendo gli oggetto trafugati come di loro proprietà che venivano contestualmente restituiti. A seguito delle formalità di rito i 2 soggetti venivano associati alla locale Casa Circondariale a disposizione della Autorità Giudiziaria.