Dall’anziana pastora ai gruppi folkloristici, Molise presente al Presepe di Rivisondoli

Il più antico e prestigioso presepe vivente d’Italia è pronto a tornare sulla scena. Il Molise , come da sempre, sarà ancora partner del presepe che quest’anno sarà all’insegna della solidarietà con le popolazioni dell’Umbria colpite dal terremoto e nel segno di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. La 67^ edizione del Presepe vivente di Rivisondoli, prevista per il 5 gennaio 2018, come da tradizione, in occasione della festa dell’Immacolata, è stata presentata nella chiesa di S.Nicola di Bari, a Rivisondoli. Sono stati presentati la Madonnina, il Bambino Gesù e San Giuseppe, con gli altri personaggi della capanna. Quest’anno, proprio per il legame di solidarietà instaurato con l’Umbria, la Madonnina sarà Giulia Marconi, 18 anni, di Todi e studentessa del quinto anno del Liceo linguistico a Todi. San Giuseppe sarà invece Giacomo Sciamanna, 20 anni,di Assisi e studente nella Facoltà di Teologia ad Assisi. Il Bambino Gesù sarà Simone Buono, ultimo nato in paese, come vuole la regola tradizionale, dato alla luce lo scorso 17 novembre. L’anziana pastora sarà molisana. Gli altri personaggi presentati questa mattina sono Michela Sipari, diciottenne di Pescocostanzo, studentessa del Liceo linguistico a Sulmona che sarà la Madonna dell’Annunciazione e Giada Biscari, diciottenne di Todi, anche lei studentessa del Liceo linguistico della sua città, che indosserà le vesti dell’Arcangelo Gabriele. “Il presepe è sempre un segno di pace, di fratellanza e di speranza”, ha detto don Daniel nell’omelia pronunciata in un’affollata chiesa. “Quest’anno abbiamo pensato di dedicare il presepe ai nostri fratelli e sorelle che hanno vissuto il dramma del terremoto in Umbria – ha spiegato, – il presepe vuol essere una testimonianza di vicinanza fraterna a queste popolazioni e nello stesso tempo un segno di speranza cristiana, pensando che il presepe vivente nacque proprio nell’immediato dopoguerra, perché fosse il segno della rinascita di questa comunità e dell’intero Alto Sangro, duramente provato dalla guerra. Importante è anche il fatto che questo presepe è il più antico d’Italia, dopo il primo che fu quello realizzato a Greccio dal Poverello d’Assisi, al quale il papa ha voluto ispirare il suo pontificato” ha concluso il parroco. “Ogni anno è sempre un’emozione che si rinnova e una grande esperienza del cuore”. Una manifestazione che lega sia agli amici dell’Umbria sia a quelli di San Polo Matese e del Molise intero che, con la loro associazione di zampognari e di altre entità, sapientemente coordinate da Maurizio Varriano, fanno sempre da splendida cornice all’evento del presepe .Meta di numerosi turisti e orgoglio dell’intero Abruzzo e dell’Italia tutta, il Presepe di Rivisondoli ha dato la possibilità di metter in luce quanto il Molise ha dell’eccellenze e nella collaborazione attiva sino alla vera integrazione. Un connubio che partecipativamente ha determinato una sinergia che nel tempo ha ridato fiato ad un Molise che fuori dai propri confini crea sinergie e gemellaggi culturali da porlo all’attenzione europea, solo per ricordare il Diploma d’Europa, proprio in tal senso, ricevuto da Scapoli qualche anno fa. Gli zampognari molisani, guidati da Angelo Di Petta, saranno presenti al presepe vivente con la Corale folclorica “La figlia di Iorio”, l’associazione “Terzo Millennio”, il gruppo “La Teglia”, ed altri gruppi molisani guidati dalla FITP con in prima linea il presidente Michele Castrilli e di cui si farà menzione appena confermati. Appuntamento al prossimo 5 gennaio, quando sulla piana di Piè Lucente verrà rinnovata la suggestiva tradizionale rievocazione della Natività con un Molise sempre più attivo e sempre più voglioso di essere partecipe a grandi eventi culturali.

 

 

 

 

 

Exit mobile version