I flauti della Banda Sucre accompagnano la comunità di Petrella al nuovo anno

La ProLoco di Petrella Tifernina, in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Parrocchia, ha promosso la prima edizione de “Il Concerto di Capodanno” all’interno della monumentale Chiesa di san Giorgio martire. Ad esibirsi i flauti della Banda Sucre diretti dal maestro Nicola Marasca. L’evento chiude gli eventi del cartellone delle manifestazioni natalizie aperte con “Venite a Me”, il presepe vivente dei ragazzi delle scuole elementari e medie, proseguito con lo spettacolo teatrale “Donne in Quota”, di e con Palma Spina e Francesco Vitale e la cui conclusione è stata affidata proprio al concerto. La location non poteva essere che la Chiesa di san Giorgio martire, Potenza della Bellezza ad Expò, monumento carico di una forte e significativa simbologia di arte medievale e religiosa, al cui interno è esposto il Crocifisso ligneo datato 1400 -1500, uno dei monumenti, carichi di mistero,che rappresenta l’essenza artistica del Molise. Il parroco sac. Domenico Di Franco ha ringraziato gli organizzatori “per aver avuto la sensibilità di cercare la collaborazione tra gli enti in loco, ad aver saputo intessere un programma natalizio puntando sul territorio, oltre che a sottolineare quanto necessario sia valorizzare sia i talenti sia il patrimonio artistico culturale che si custodisce con tanta passione a Petrella, pensando al futuro, a come l’arte possa fare parte di quella <> di cui il Molise è ancora orfano”. Proprio sulla Chiesa di San Giorgio aveva speso parole significative l’architetto e cittadino onorario Franco Valente, che ha ricordato quanto importante sia il monumento e quanto poco noi molisani ne siamo consapevoli. “Giorgio è uno dei santi ai quali la Cristianità rivolge particolare attenzione, ma proprio la sua immagine a rilievo che si conserva a Petrella costituisce il primo dei misteri che avvolgono questo straordinario e pressoché sconosciuto monumento medioevale che gli è dedicato. I caratteri stilistici del nostro S. Giorgio sono compatibili con quelli che si diffondono in occidente anche prima del X secolo. Dello stesso periodo dovrebbe essere l’epoca di costruzione della prima chiesa di S. Giorgio. Questo porta a considerare che l’immagine di S. Giorgio che uccide il drago di Petrella sia tra le più antiche, se non la più antica, raffigurazione su pietra dell’Occidente”. Ed alla fine del concerto afferma: “Emozionante! Un’esplosione di note dedicate prima di tutto alla comunità che ama e vive questa splendida chiesa, orgoglio dei petrellesi di tutto il mondo”. Soddisfatti il primo cittadino di Petrella Alessandro Amoroso e il presidente della ProLoco Gianluca Simpatico. “Riteniamo, come già affermato in altre occasioni, che la collaborazione di più “anime” sia in primo luogo fondamentale per la valorizzazione ma ancor di più per la socializzazione e per la conservazione di tradizioni popolari che ci fanno recuperare le nostre origini. E’ importante lasciare ai giovani, al futuro dei nostri paesi, dove si spera possa cessare la fase di emigrazione che stiamo vivendo, esempi come questi, dove la comunità è parte attiva, ed è consapevole del patrimonio non solo artistico ma anche dei talenti che devono essere supportati e valorizzati”.

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