Molisani alle urne, tutti i consigli per non sbagliare

Domani – domenica 4 marzo – anche i molisani saranno chiamati a recarsi alle urne, nei rispettivi seggi di riferimento, per il rinnovo di Camera dei Deputati (630 membri) e Senato della Repubblica (315 membri). Si vota dalle 7 alle 23 di domenica, alle 23 chiusura seggi e inizio delle operazioni di spoglio delle schede elettorali. Secondo la nuova legge elettorale, il 37% dei parlamentari (232 deputati e 116 senatori) saranno eletti col metodo maggioritario nei collegi uninominali, dove vinceranno i candidati che hanno ottenuto più voti, il 61% dei parlamentari (386 deputati e 193 senatori) saranno eletti col metodo proporzionale nei collegi plurinominali, dove le liste conquisteranno seggi proporzionalmente ai voti ottenuti, e il restante 2% (12 deputati e 6 senatori) saranno eletti con metodo proporzionale nelle circoscrizioni estere. La scheda rosa è destinata ai candidati alla Camera e potrà votare ogni cittadini che abbia almeno 18 anni, la scheda gialla è destinata ai candidati al Senato e potrà votare ogni cittadino che abbia almeno 25 anni. Poiché il Rosatellum prevede un sistema elettorale in cui i partiti possono presentarsi alle elezioni singolarmente o uniti in coalizioni, ogni scheda sarà divisa in una serie di aree, ognuna corrispondente, appunto, a un partito o a una coalizione. Ciascuna sezione presenta un rettangolo con un singolo nome: è quello del candidato di partito o di coalizione nel collegio uninominale del luogo in cui l’elettore è residente. Sotto al rettangolo ci sono uno o più simboli di partiti, ovvero le liste singole dei candidati che sostengono la coalizione. Accanto ai simboli, l’elettore troverà i nomi dei candidati di quel partito per il collegio proporzionale. Sono massimo due le preferenze che potrà esprimere l’elettore: barrando il simbolo di uno dei partiti (il voto va al candidato del collegio uninominale e al partito per la parte proporzionale) e/o barrando il nome del candidato uninominale (il voto va al candidato e proporzionalmente ai partiti che compongono la coalizione). Non sono ammessi: il voto disgiunto, quindi barrare il nome di una lista diversa rispetto a quella appartenente al nome del candidato che si sceglie eventualmente di votare, e la votazione dei nominativi che concorrono al proporzionale. In entrambi i casi in fase di scrutinio la scheda viene annullata. Novità di queste elezioni sarà il tagliando antifrode, di cui è dotata ogni scheda. Questo ha un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore e della consegna della scheda con cui lo stesso elettore potrà recarsi nell’apposito posto all’interno della sezione in cui – in completa privacy – potrà esprimere la sua scelta. Una volta votato, l’elettore consegnerà quindi la scheda al presidente del seggio. E sarà compito del presidente staccare il “tagliando antifrode” e verificare la corrispondenza di quel numero di codice con quello annotato quando all’elettore è stata consegnata la scheda. Solo a verifica ultimata e accertata la corrispondenza, la scheda verrà inserita nell’urna. E l’elettore potrà lasciare il seggio.

(fonte tg24.sky.it)

 

 

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