Mega truffa immobiliare, molisano vendeva appartamenti all’insaputa dei titolari. Arrestato

Ore 17. Figura anche un molisano fra i dieci arresti eseguiti dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Roma nell’ambito dell’operazione ‘Colpo gobbo’, relativa all’inchiesta su un’associazione per delinquere dedita all’organizzazione di truffe ai danni di istituti di credito e ignari cittadini mediante fittizie compravendite immobiliari e illecite richieste di finanziamento: si tratta di Pietro Vecchiarelli, 49 anni, considerato, insieme alla 50enne romana Emanuela Cerasa, uno dei due presunti promotori e istigatori dell’attività criminosa.  Le indagini sono scaturite dalle denunce presentate da proprietari di immobili, casualmente venuti a conoscenza della vendita, a loro insaputa, delle rispettive proprietà, da direttori di varie banche, allarmati dagli insoluti delle rate di rimborso dei prestiti erogati, nonché da alcuni notai, che si sono accorti di anomalie nella documentazione prodotta per la stipula degli atti. Cambiavano gli enti creditizi ma il modus operandi era sempre lo stesso: dopo l’individuazione di immobili realmente in vendita a Roma, i membri della gang ingaggiavano “figuranti” che, muniti di documenti falsi – riconducibili a persone realmente esistenti ma anch’esse del tutto ignare di quello che accadeva – stipulavano regolari contratti di compravendita dinanzi a notai, anch’essi all’oscuro dell’attività criminosa, e conseguenti atti di concessione di mutui. Una volta ottenuto l’accredito della somma su un conto corrente acceso a nome del finto venditore, il denaro veniva prelevato pochi giorni dopo l’atto di vendita. La documentazione fittizia, relativa anche a buste paga, era utilizzata anche per la richiesta di prestiti personali, allo scopo di appropriarsi illecitamente delle somme. Gli investigatori hanno ricostruito diverse illecite transazioni, relative al periodo 2014-2016, per un ammontare complessivo di oltre 650mila euro, cui si aggiungono un episodio riferito a un mutuo del valore di 150mila euro in cui due figuranti sono stati arrestati in flagranza, a dicembre 2015, e due casi riguardanti prestiti personali richiesti per un totale di oltre 45mila euro, la cui erogazione non è andata a buon fine per cause indipendenti dalla volontà degli indagati. I complici avevano il compito di procurare i documenti falsi, individuare gli immobili e vagliare l’idoneità dei figuranti, impiegati per la realizzazione di una o più truffe. Personaggio chiave dell’organizzazione era Giuseppe Carlostella, detto “Zibibbo”, 75enne di Mazara del Vallo, noto negli ambienti criminali della capitale come persona già indagata per fabbricazione e fornitura di documenti falsi. Gli altri arrestati sono: Tiziana Napoleoni, 54 anni di Roma, Valentina Silvestri, 32 anni di Roma, Fabio Massetti, 46 anni di Roma, Mauro D’Obici, 46 anni di Roma, Manuela Accardo, 44 anni di Roma, Umberto Buonincontro, 41 anni di Milano, Maurizio Maccari, 74 anni di Roma. L’ordinanza emessa dal gip ha disposto l’esecuzione di nove misure cautelari in carcere e una ai domiciliari.

(fonte corriere.it)

 

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