XXV Aprile, le istituzioni: ‘Memoria sia monito per il futuro’. Deposte corone d’alloro ai Caduti

Grazie a coloro che hanno combattuto e quelli che hanno sacrificato la loro vita per liberare la penisola dall’occupazione dai nazifascisti oltre 70 anni fa l’Italia è oggi un Paese democratico, dove i cittadini sono liberi di esprimere il loro pensiero e il voto verso i propri rappresentanti di governo. E’ quanto è stato affermato nel corso delle manifestazioni organizzate anche in Molise in occasione dell’anniversario della Liberazione all’esito della Resistenza e della lotta partigiana nella seconda guerra mondiale. A Campobasso è stata deposta una corona d’allora ai piedi del Monumento ai Caduti in piazza della Vittoria, dove i rappresentanti istituzionali e delle associazioni hanno lanciato un messaggio in ricordo delle vittime e di quei tragici eventi. “Bisogna ricordare e coltivare sempre questo giorno – il monito del sindaco Battista. – La memoria sia garante delle nostre azioni future, quegli eventi vanno affrontati dando il giusto merito a chi ha combattuto e ci ha rimesso la vita per perseguire degli ideali, per ottenere la libertà di un intero popolo, riconoscendo anche le responsabilità che ha avuto questo Paese”. Per il parlamentare molisano Antonio Federico la storia a volte viene affrontata quasi in maniera scontata o con noia, invece va sempre attualizzata perché, riferendosi alle recenti elezioni politiche e regionali, oggi al di là delle dialettica politica e delle diatribe ogni cittadino può recarsi a votare. Parole emozionanti anche da parte del presidente del consiglio comunale Michele Durante, che ha ricordato anche due suoi zii torturati e trucidati dai nazifascisti. Interventi anche di Giovanni Tucci (deportato in un campo di concentramento) e Loreto Tizzani dell’Anpi, affiancati da un altro membro dell’associazione, Gilberto Tizzani, il cui fratello a 18 anni venne ucciso a Camerino. Manifestazioni anche a Monte Marrone, dove c’è stato l’omaggio al cippo funebre di Giaime Pintor con deposizione di una corona d’alloro a cura di Cgil, Cisl, Uil e del Comune di Rocchetta al Volturno e la commemorazione presso il monumento nazionale, così come in altre realtà della regione.

 

 

 

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