Palazzo d’Aimmo, Micone eletto presidente del consiglio alla prima votazione

Ore 12.50. Salvatore Micone, entrato a Palazzo D’Aimmo con l’Udc, è stato eletto presidente del Consiglio regionale con 14 voti favorevoli e 7 astenuti. Poco dopo le 11 la prima seduta della XII Legislatura, nel corso della quale i consiglieri si sono ufficialmente insediati. Oltre ai quattro subentrati al posto degli assessori, c’è anche Eleonora Scuncio per via della sospensione di Michele Iorio per effetto della Legge Severino. L’annuncio della scelta della maggioranza per Micone viene fatto prima delle votazioni dal governatore Toma, mettendo da parte l’iniziale opzione ossia il nome di Aida Romagnuolo, per la quale è stato congelato il quinto assessorato nel caso in cui la rappresentante della Lega fosse stata proposta a capo dell’Assise, liberando il posto a Quintino Pallante di Fratelli d’Italia o allo stesso Micone. E’ probabile, ma non certo visto che le votazioni erano a scrutinio segreto, che sia stata proprio la Romagnuolo a consegnare la settimana scheda bianca insieme alle sei del Movimento 5 Stelle, considerando che Vittorino Facciolla aveva preannunciato che il Pd (lui e Micaela Fanelli) avrebbero appoggiato la scelta della maggioranza. Qualche polemica subito dopo l’elezione di Micone da parte di Scarabeo nei confronti dei 5 Stelle ma il neo presidente del Consiglio ha subito placato gli animi, interrompendo il consigliere e sospendendo la seduta per circa un’ora (nuovo appuntamento alle 13.30) per eleggere i vice presidenti e i due segretari.

Micone: “Dialogo, confronto e democrazia siano principi cardini della legislatura”. Il neo Presidente Micone ha auspicato, nel suo intervento di saluti, che il “dialogo, il confronto e la democrazia possano essere i principi della XII Legislatura”. Micone ha poi evidenziato che la funzione legislativa del Consiglio non deve necessariamente tradursi solo nella produzione di nuove leggi, ma anche nella riorganizzazione e semplificazione delle norme già esistenti. Per Micone, infatti, per essere capiti dai cittadini e dal mondo economico sociale, occorre produrre “leggi semplici e facilmente applicabili”. Il neo Presidente ha quindi rivolto un saluto e un pensiero di sostegno ai Sindaci e agli amministratori dei 136 comuni del Molise quotidianamente chiamati a risolvere con velocità e con non molti mezzi operativi una molteplicità di problematiche. Un pensiero particolare è andato in oltre alle realtà più deboli e meno fortunate del territorio che hanno più risentito della crisi economica e sociale che la regione sta attraversando. Proprio per affrontare positivamente le varie questioni sul tappeto, per Micone bisogna passare dalla logica della gestione dell’emergenza a quella della programmazione. Il neo Presidente, infine, ha esortato tutti i Consiglieri, sia di Maggioranza e sia di Minoranza, ciascuno per i rispettivi ruoli, “a vivere questa nuova esperienza con meno sospetto e conflittualità e con più ottimismo ed entusiasmo”.

Soddisfazione dell’onorevole Udc Lorenzo Cesa. “Esprimo compiacimento e grande soddisfazione per l’elezione del nostro consigliere Salvatore Micone a Presidente del più alto organo legislativo della Regione Molise; è un momento di festa per tutta l’UDC Nazionale e a lui ci stringiamo tutti con un forte sentimento di vicinanza. Sono certo che Salvatore coniugando la giusta dose di esperienza amministrativa alla giovane età e alle sue capacità relazionali saprà ben guidare l’assemblea regionale volgendo in positivo il contributo sia della maggioranza che delle minoranze, favorendo quella necessaria sinergia tra Consiglio, Giunta e territorio garantendo, in questo modo, i risultati che i cittadini si attendono e che soprattutto meritano per guardare al futuro con dovuto ottimismo”.

Cefaratti e Manzo vice presidenti. Il Consiglio regionale ha eletto i vice presidenti dell’Assise: si tratta di Gianluca Cefaratti per la maggioranza, che ha incassato undici voti, e Patrizia Manzo per l’opposizione, che ha ottenuto sei voti. Tre schede annullate e una bianca all’esito dello scrutinio. I posti della segreteria di presidenza sono andati a Filomena Calenda per la maggioranza, eletta con dodici voti, e Vittorio Nola, che ha incassato 6 voti. Un solo voto a Fanelli e due le schede bianche.

 

 

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