Decreto dignità, parlamentari M5S molisani “Assunzioni stabili, abbassare costi imprenditori”

“Accogliamo positivamente le osservazioni dell’Associazione dei Costruttori Edili del Molise (ACEM) perché ci danno ulteriore possibilità di spiegare al meglio il cosiddetto ‘Decreto dignità’. Prima di entrare nel merito dei temi dei contratti a termine e della semplificazione fiscale, bisogna fare una premessa doverosa: il Governo continuerà a lavorare per favorire le assunzioni stabili. Con questo primo passo abbiamo voluto dare un segnale forte per contrastare il precariato e tutelare le giovani generazioni. Il prossimo sarà quello di abbassare il costo del lavoro per gli imprenditori. L’abuso di contratti a termine degli ultimi anni (nel 2017 l’84% del totale dei nuovi contratti sono stati a termine) con conseguente insicurezza per tante famiglie, va contrastato per ridare appunto dignità alle persone e permettere loro di entrare attivamente nell’economia del Paese: se hai un lavoro stabile, hai delle entrate certe e puoi investire sul tuo futuro, ad esempio comprando una casa. Disincentivare l’uso dei contratti a termine e ridurre la loro durata sono misure che vanno in questa direzione ma che, come dicevamo prima, dovranno essere accompagnate da altre misure che riguardano le imprese, che dovranno essere messe in condizioni di affrontare al meglio questo primo passo rivoluzionario del mondo del lavoro. Noi siamo e saremo sempre a fianco delle imprese, anche perché le aziende serie presenti sul territorio nazionale sono la maggior parte. Si è sempre giocato a mettere contro imprenditori e lavoratori. O si favorivano gli uni o si favorivano gli altri, ma è chiaro che vanno tutelati i lavoratori che hanno voglia di avere stabilità, magari di costruirsi una famiglia e hanno diritto di poter progettare il futuro, ma allo stesso tempo vanno tutelati gli imprenditori seri che investono sui propri dipendenti e sulla crescita reale del territorio nel quale operano. Loro dal ‘Decreto dignità’ avranno solo vantaggi.  Per quanto riguarda, invece, la semplificazione ricordiamo che questo è solo il primo decreto e non può risolvere in un solo colpo tutti i problemi che ereditiamo dai governi precedenti. Si tratta dell’inizio di un percorso verso la semplificazione fiscale che vogliamo portare avanti nel 2019 con il lancio della fatturazione elettronica iper semplificata, la definitiva abolizione di tutti gli inutili adempimenti per le imprese. Per ora siamo intervenuti urgentemente su una categoria particolarmente penalizzata: quella delle partite Iva”.

 

 

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