Festa di Sant’Anna, a Jelsi sfila la solidarietà che sconfigge la paura

Una delle manifestazioni popolari più suggestive del 2018 si è aperta oggi a Jelsi con tre gemelline che indossavano i colori della bandiera venezuelana per ricordare a tutti che il dramma umanitario di quel popolo ci appartiene. Un messaggio molto bello che ha toccato i cuori di Aldo, Michele, Mariagrazia, Ana, Marianna, Franco, Andrea, Josè e di tanti oriundi rientrati in Paese e nel Molise negli ultimi mesi. Proprio ieri, dopo 60 giorni di sollecitazioni e interventi, promossi sia a Caracas che al Ministero degli Esteri dal Prof. Michele Castelli a nome del Comitato Molise Pro-Venezuela e dai volontari dell’Associazione Auser Padre Giuseppe Tedeschi sono atterrati a Roma i due fratelli, Cristian Gabriel e Camillo Leonel, che per mancanza del passaporto non potevano raggiungere la mamma a Morcone. Finalmente si è riusciti a sbloccare una vicenda che teneva in apprensione la famiglia da anni, consentendo ai due ragazzi di mettersi al sicuro in Italia. Piccoli gesti che restituiscono fiducia nella forza della cooperazione, della reciprocità e della solidarietà, che anche in un territorio marginale come il nostro possono produrre risultati tangibili e di grande speranza per chi è assillato da preoccupazioni, problemi e difficoltà. Questi messaggi positivi di inclusione, dignità, rispetto, aiuto verso i più deboli sono stati al centro di diverse opere d’arte realizzate col grano da ragazzi e giovani jelsesi che hanno voluto soffermarsi sul valore della pace, sull’art. 3 della Costituzione, sulla tutela dell’ambiente, sui diritti del popolo Rom, sull’accoglienza umanitaria e sulla cooperazione interregionale. Tra le traglie infatti si poteva scorgere lo stemma della Regione Sardegna realizzata da un gruppo jelsese e da un dirigente della CGIL Piemonte originario di un minuscolo paese in provincia di Cagliari che, in occasione del terremoto del 31 ottobre 2002, si rese promotore di un’iniziativa di solidarietà che consentì di finanziare la costruzione di una scuola sicura, inaugurata il 20 novembre 2004 dall’allora Segretario Generale Nazionale della CGIL, Guglielmo Epifani. Difendere i diritti dei Rom e delle minoranze, affermare il valore della Costituzione, tutelare l’ambiente, salvaguardare la pace tra i popoli, accogliere chi scappa dalle guerre e chi rientra dal Venezuela, e ribadire che l’arte, la musica, la danza e le tradizioni rappresentano riferimenti alti per una società evoluta, incoraggia a proseguire tutti noi nel difficile cammino quotidiano costellato da sostegni alle famiglie con disagio, nella consapevolezza che la paura non si vince puntando il dito contro un altro povero ma camminando insieme, fianco a fianco nella reciprocità e nella solidarietà.

     

 

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