Aggiornamenti. Terremoto, registrate altre 11 scosse. Crepe agli edifici e calcinacci in strada, malori fra la gente

Ore 21.50. Continuano a susseguirsi una serie di scosse di ‘assestamento’ dopo il sisma di magnitudo 5.1 (inizialmente l’Ingv aveva rilevato un 5.2) che si è verificato intorno alle 20.19 con epicentro a Montecilfone: se ne sono registrate ben 11 fino ad ora, tutte di magnitudo fra 2 e 3.5, tra i comuni di Montecilfone, Palata, Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni, Acquaviva Collecroce e Guardialfiera. La sala operativa del 118 ha inviato una serie di ambulanze perlopiù per soccorsi a persone che hanno accusato malori dovuti alla paura del terremoto. Si registrano danni alle abitazioni dei comuni dell’epicentro ‘mobile’, in particolare a Montecilfone e Guglionesi. Crepe all’interno delle abitazioni e diversi calcinacci sono caduti in strada. I Vigili del Fuoco e la Protezione Civile sono sul posto per le prime verifiche. Tantissime persone si sono riversate in strada e non intendono tornare in casa. A Termoli i turisti e i residenti sono scesi sul lungomare in attesa che la situazione si calmi. Ad Acquaviva il sindaco ha messo a disposizione il campo sportivo per chi vorrà passare la notte fuori casa. Seguono aggiornamenti.

Ore 22.10. Protezione Civile e associazioni di volontariato sono nei comuni dell’epicentro per offrire la propria assistenza alla popolazione. La colonna mobile è attiva per prestare aiuto e predisporre punti di accoglienza per tutta la notte in favore degli sfollati. Non si registrano al momento feriti. Intanto alle 22 nuova scossa di magnitudo 2.1.

Ore 22.20. Si registrano i primi crolli nei comuni dell’epicentro: a San Martino in Pensilis si è sgretolata una vecchia palazzina mentre a Montecilfone sarebbe venuta giù l’ex caserma dei Carabinieri. Un crollo di vecchio edificio si sarebbe verificato anche ad Ururi. Ad Acquaviva ha ceduto un lampione dell’illuminazione pubblica.

Ore 22.30. I sindaci si affidano ai social network per raggiungere più persone possibili. “Nella scuola stanno arrivando brandine“, avverte Franco Pallotta, sindaco di Montecilfone. “Per chi vuole rimanere in macchina consiglio la zona lame, il calvario e il campo sportivo e il parcheggio del bosco“. Come già scritto in precedenza, il primo cittadino di Acquaviva Francesco Troilo ha messo a disposizione il campo sportivo. “Il campo sportivo e’ aperto x dormire all’aperto. Ho necessita’ urgente di tecnici x stimare lesioni“. A Mafalda il sindaco ha messo a disposizione la nuova scuola antisismica di recente inaugurazione.

Ore 22.40. Fra le 22.08 e le 22.31 si sono registrate altre quattro scosse, la più forte di magnitudo 4.5 con epicentro ancora a Montecilfone. Venuti giù altri calcinacci.

Ore 22.50. Il persona dei Vigili del Fuoco sul posto è stato impegnato delle operazioni di sfollamento sopratutto per aiutare anziani e diversamente abili. Proseguono le verifiche degli edifici ma nuovi sopralluoghi saranno effettuati nella mattinata di domani, con la luce. Nei comuni dove le scosse sono state avvertite maggiormente la popolazione è praticamente tutta in strada, alcuni si stanno attrezzando per passare la notte in auto, altri via via si stanno recando verso i punti di accoglienza provvisori disposti dalle amministrazioni e dalla Protezione Civile. Intanto è stata sospesa la linea ferroviaria sulla costa.

Ore 23. “I molisani devono recuperare la tranquillità il prima possibile, perchè nonostante lo spavento legittimo e la paura per ora non si registrano che lievi danni e crepe e nessun ferito. La Protezione civile regionale sta coordinando tutto, è all’opera su tutto il territorio e pronta ad intervenire e a dare ogni conforto eventuale”: sono le dichiarazioni di questa sera del presidente della Regione Donato Toma.

Ore 23.15. Secondo il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni si tratta di “un terremoto molto simile in termini di natura a quello di San Giuliano di Puglia del 2002”. Ma, precisa, “è sicuramente una faglia diversa” che dovrebbe essersi mobilitata in un’area di circa 10 chilometri quadrati. La zona colpita oggi si trova infatti 20 chilometri a Nord rispetto a San Giuliano di Puglia. La dinamica è simile, ha spiegato Doglioni, perché “si tratta di un fascio di faglie orientato in direzione Est-Ovest con un movimento di tipo trascorrente”, nel quale la crosta terrestre si muove in modo orizzontale.

(foto Facebook: crepe all’interno di un’abitazione di Acquaviva Collecroce)

 

 

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