“Una protesta forte ma composta, manifestata esprimendo la massima delusione, che raccolgo e faccio mia, quella dei sindaci della provincia di Campobasso i cui comuni hanno subìto danni provocati dal terremoto registrato nei giorni scorsi e che tanto ha messo in allarme tutta la regione. Danni per i quali il Governo centrale ha stanziato appena 2 milioni di euro”. Il presidente di Palazzo Magno Antonio Battista si fa portavoce degli amministratori della provincia di Campobasso in merito alla decisione del Consiglio dei Ministri di destinare 2 milioni di euro al Molise per lo stato di emergenza invece che almeno 4 come richiesto dalla Regione. “Un contentino insufficiente anche per far fronte ai primi interventi, quelli più urgenti e improrogabili. Una somma irrisoria, che dà il senso di quanto il governo della Lega e dei Cinque Stelle non prenda in considerazione le serie problematiche di un’area che già patisce gli effetti negativi di un territorio orograficamente complesso e lontano, non solo geograficamente, dai centri di potere. Lontananza che si percepisce e si acuisce soprattutto in queste difficili circostanze durante le quali la politica di Roma dovrebbe essere più vicina, fattivamente e non solo attraverso inutili parole. Due milioni di euro che rappresentano la metà di quanto chiesto puntualmente giustamente e dalla Regione Molise per far fronte a spese strettamente necessarie. Due milioni di euro che sono la risposta all’atteggiamento composto e per nulla lamentoso, né rassegnato, dei sindaci colpiti dal terremoto che invece si sono dovuti rimboccare le maniche affrontare la fase dell’emergenza e del post emergenza senza poter contare sulla presenza di un Governo che ci ha dimenticati”.
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