Scoperto tempio del IV secolo a.C. a Pietrabbondante. Ma gli scavi rischiano di bloccarsi

Il sindaco chiede fondi allo Stato: servono 200mila euro all'anno

Il sito archeologico di Pietrabbondante, oltre che uno dei maggiori luoghi di attrazione della regione, è un “cantiere” sempre aperto a livello di scavi e studi. Ma l’azione degli esperti, per essere garantita con continuità, ha bisogno di supporto e quindi di fondi. Il sindaco Giovanni Tesone lo ha sottolineato durante l’incontro in Comune, davanti ad una platea di cittadini e personalità istituzionali, convocato dal professor Adriano La Regina, che ha presentato i risultati della campagna di scavo 2018 e le ricerche degli ultimi anni. In particolare sono stati riportati alla luce una struttura risalente al IV secolo a.C., adiacente ad un edificio scoperto qualche anno fa nell’area orientale del sito, e alcuni strumenti destinati all’attività sacra. Il sindaco, approfittando della presenza dei rappresentanti della Regione, ha chiesto uno sostegno annuo da parte dello Stato fra i 150mila e i 200mila euro affinché il sito possa restare aperto e l’attività di scavo proseguire. Al.Am.

 

 

 

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