Sanità, Toma: ‘Costruiremo due nuovi ospedali’. Ma resta il ‘nodo’ commissario

L'annuncio del presidente della Regione durante l'incontro col personale del Cardarelli

“Questa regione avrà due nuovi ospedali, uno ad Agnone e l’altro fra Isernia e Venafro”. E’ l’annuncio fatto dal presidente della Regione, Donato Toma, durante l’incontro insieme al direttore generale Asrem, Gennaro Sosto, col personale del Cardarelli di Campobasso. “Abbiamo una parolina magica e questa parolina si chiama Inail. Grazie ai fondi che l’Inail ha messo a disposizione per l’edilizia sanitaria possiamo mettere a punto un progetto che andrebbe a risolvere questioni delicate come il nosocomio di Isernia, che deve essere ricostruito perché non sicuro dal punto di vista antisismico. Ma è necessario che il Governo mi nomini Commissario ad acta. Intanto abbiamo un finanziamento di 105 milioni di euro per migliorare una serie di strutture sanitarie su tutto il territorio regionale. E dobbiamo sbrigarci perché se non attiviamo i finanziamenti entro il 31 dicembre rischiamo di perderli”. Ecco perché il governatore torna sulla questione del commissario. “Sono passati sei mesi e ancora non si vede la luce. E’ una vergogna, non so se altre regioni avrebbero accettato questa situazione. Intanto abbiamo un sub commissario che costa ai molisani 11mila euro al mese. Non serve nominare un commissario esterno, il Consiglio regionale e la Conferenza delle Regioni si sono espressi favorevoli ad assegnare il ruolo al sottoscritto”. Toma e Sosto hanno ringraziato il personale del Cardarelli per il loro lavoro quotidiano e hanno ricevuto lumi circa nuove assunzioni. “Non chiedetemi nulla al momento perché i provvedimenti devono essere firmati da Direzione Generale e Commissario ad acta, che ancora non c’è”, ha detto il governatore. Ma ci sono anche situazioni paradossali, come quella che ha ricordato Sosto sul concorso per i pediatri. “E’ il terzo in cui non riceviamo domande”, ha riferito. “Colpa dell’azione di demarketing che viene fatta a livello nazionale contro questa regione”, ha aggiunto Toma. “E così nessuno ci vuole venire o restare”. Il presidente ha anche ribadito il ruolo della sanità pubblica. “La sanità è un settore strategico e deve essere pubblico. Le eccellenze private vanno rispettate e devono costituire un complemento, stelle qualificate che orbitano intorno al sole principale, che è la sanità pubblica”.

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